Politica

Villa Bartolomea, la maggioranza respinge l’accusa di eccessiva lentezza nel fornire l’accesso agli atti

Nuovo capitolo della diatriba in atto tra l’Amministrazione comunale e le minoranze, in merito ad un presunto caso di “parentopoli”. Come è noto, all’inizio di febbraio un volantino anonimo aveva denunciato l’intento da parte del Comune, senza che fosse prima stato pubblicato alcun bando, di assumere come stradino il parente di un assessore.

Il sindaco Andrea Tuzza aveva immediatamente respinto con forza tali insinuazioni, sottolineando come gli uffici comunali operino in modo indipendente rispetto alle Giunta. Una spiegazione ritenuta non convincente da parte dei due gruppi consiliari di minoranza, che hanno chiesto a più riprese all’Amministrazione comunale di fare luce sulla vicenda. Tra sabato e domenica sia “Liste unite” che “Villa Bartolomea unita” si sono lamentate delle tempistiche per l’accesso agli atti.

«Le minoranze, e mi sento di poter citare anche Liste Unite, non hanno fatto altro che chiedere l’accesso agli atti per verificare tutta la questione. Richiesta fatta il 03 febbraio ed evasa solo ieri 19 febbraio. Ben 16 giorni per consegnare carte che avevate sulla scrivania da tempo, come facciamo a non pensare male», si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook di “Villa Bartolomea unita”.

«Il sindaco e l’intera maggioranza hanno l’obbligo di chiarire come stanno esattamente le cose, e di rispondere velocemente (non fra altri 16 giorni) alle domande che insieme i gruppi di minoranza hanno posto», avevano invece scritto gli esponenti di “Liste unite”.

Questi attacchi non sono affatto piaciuti alla Giunta che, nella serata di ieri, sulla pagina Facebook di “Prospettiva futuro” hanno diffuso una replica al vetriolo. «Le minoranze lamentano lunghi tempi di risposta alle loro domande», premette l’Amministrazione, «Il sindaco, per dare tutte le informazioni richieste, ha ritenuto opportuno confrontarsi con il responsabile dell’Area tecnica (presente due mezze giornate a settimana) e con il segretario comunale (presente in municipio due mattine al mese) precisando che comunque sono stati prontamente informati via mail».

«In questa situazione», sostiene “Prospettiva futuro”, «16 giorni sono segno di pronta risposta (e comunque inferiori ai 30 giorni canonici). Ricordiamo che per figure B1 non è possibile fare “concorsi”. Le minoranze invece di leggere volantini anonimi e usare il nulla per attaccare l’Amministrazione, potrebbero usare il loro tempo per informarsi meglio sugli iter amministrativi. Per noi il discorso è esaurito. L’Amministrazione e gli uffici devono impegnarsi sulle cose da fare e non sulle polemiche del niente».

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