Ambiente

Sabato 27 marzo, alle 20.30, scatta “L’ora della Terra” per far riflettere la collettività sui cambiamenti climatici

Sostenibilità e cambiamento climatico. Sono questi gli importanti temi affrontati nel corso della presentazione ufficiale, svoltasi nella giornata di ieri in videoconferenza, delle iniziative che si terranno sul territorio veronese per la mobilitazione internazionale del Wwf “l’Ora della Terra”, in programma sabato 27 marzo. L’incontro ha visto la presenza del presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, del presidente della sezione scaligera del Wwf, Michele Dall’Ò, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Verona, Ilaria Segala, e del coordinatore dell’evento, Fabio Cortesi.

Alla manifestazione hanno aderito venti comuni scaligeri (il numero più alto, secondo le stime del Wwf, per una singola provincia italiana); per quel che concerne il territorio della Pianura veronese parteciperanno Legnago e Bovolone. Le Amministrazioni coinvolte, alle 20.30 di sabato, spegneranno per un’ora l’illuminazione di alcuni edifici pubblici.

Durante la videoconferenza sono stati citati tre Sic (Siti di interesse comunitario) del veronese, oggetto di interventi di tutela in collaborazione con le Amministrazioni locali. Nello specifico, si tratta di quello di Borago Vajo Galina (dove è stata salvaguardata un’area collinare di 38 ettari, parte boschiva e parte a prati aridi, rilevante per gli aspetti geologici, floristici e faunistici), della palude del Busatello (la zona umida più vasta della pianura scaligera, dove il Wwf sostiene il progetto che vede capofila il comune di Gazzo Veronese per promuovere il patrimonio ambientale e storico artistico del territorio) e dei fontanili di Povegliano Veronese (lì il Wwf gestisce l’oasi della Bora, tra Povegliano e Vigasio).

«Su invito del Wwf, in tempi strettissimi, siamo riusciti a coinvolgere il numero più alto di Comuni per una singola provincia», sottolinea il Manuel Scalzotto, «Siamo coscienti che il tema dell’ambiente, sebbene con sfumature e approcci differenti, per fortuna oggi è presente in modo trasversale all’interno di tutti i contesti politici. Data questa consapevolezza puntiamo, nell’edizione 2022 dell’Ora della Terra, ad aumentare ancora le adesioni delle amministrazioni scaligere avvicinandoci a quota 98».

«Quest’anno la manifestazione lega il cambiamento climatico alla biodiversità», spiega Michele Dall’Ò, «Il riscaldamento globale infatti influisce negativamente su alcuni servizi che la natura rende spontaneamente all’uomo, come nel caso della fitodepurazione. Verona ha un’enorme ricchezza, in questo senso, per la varietà di ambienti che la contraddistinguono: dal Lago al Baldo, dalla Lessinia alle zone umide della pianura passando per le colline moreniche».

«Questa mattina (ieri, ndr) i nostri tecnici comunali sono in Val Borago per le misurazioni dell’area, una delle operazioni propedeutiche al futuro passaggio dagli attuali proprietari ai Comuni», afferma Ilaria Segala. «Di certo», aggiunge, «le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria hanno spinto molti cittadini a riconsiderare o a scoprire percorsi e luoghi vicini, come appunto la Val Borago, prima sconosciuti o poco considerati. È un segnale positivo di una mutata sensibilità nei confronti del territorio. Segnale che anche il Comune ha deciso di offrire, in occasione dell’Ora della Terra, spegnendo sabato sera le luci dell’Arena».

«Nella nostra provincia abbiamo ben 22 aree Sic, siti di interesse comunitario», osserva Fabio Cortesi, «Numeri che svelano la grande biodiversità del territorio, che va tutelata con progetti condivisi tra amministrazioni, enti e associazioni come sta avvenendo positivamente, ad esempio, per la Val Borago, la palude del Busatello a Gazzo e i fontanili di Povegliano».

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