Cronaca & Attualità

Legnago, si conclude la fase di concertazione sul “Piano degli interventi” comunale

Nella serata di ieri, si è svolto il terzo incontro, conclusivo e di sintesi, relativo alla fase di concertazione riguardante il “Piano degli interventi”. Nella sala consiliare del municipio di Legnago erano presenti il sindaco Graziano Lorenzetti e il vicesindaco Roberto Danieli mentre, in collegamento online, hanno partecipato gli architetti Giuseppe Cappochin e Franco Frison.

In apertura dell’incontro Lorenzetti, dopo aver evidenziato che l’argomento in discussione non è una variante al precedente “Piano degli interventi” ma un nuovo piano, ha ricordato che il 30 aprile scadrà il termine per presentare le manifestazioni di interesse che, come ha poi evidenziato l’architetto Cappochin, non potranno far leva esclusivamente sull’interesse privato ma dovranno contenere un interesse pubblico.

L’architetto Cappochin, prendendo la parola, ha sintetizzato il percorso di ascolto fin qui svolto ricordando che il “Piano degli interventi” nasce dall’esigenza di adeguare la pianificazione urbanistica alle nuove disposizioni regionali, con particolare riferimento alle leggi n. 14/2017 sul consumo di suolo e n. 14/2019 sulla riqualificazione urbana.

Soffermandosi poi sull’aspetto procedurale, Cappochin ha evidenziato che le manifestazioni di interesse verranno vagliate dall’Amministrazione comunale. Quelle che prevarranno saranno sottoposte ad un’istruttoria, alla quale seguirà una seconda fase di approfondimento sugli obiettivi e, se l’Amministrazione comunale riterrà opportuno, si procederà poi ad un ulteriore approfondimento progettuale che prevede la redazione di una “scheda norma” sulle manifestazioni di interesse, come previsto dall’art. 6 della legge regionale 14/2017. Verrà quindi recepito l’accordo tra pubblico e privato e si passerà poi alla fase della progettazione operativa.

Passando in rassegna gli aspetti principali emersi dagli incontri del 22 marzo (“Centro storico e città nuova”) e 29 marzo (“Polo produttivo di San Pietro, servizi e infrastrutture”), l’architetto Cappochin si è soffermato sul ruolo del centro storico, che attualmente subisce l’influenza dei centri commerciali esterni, e del parco comunale, attualmente percepito dai legnaghesi come elemento di positività nelle ore diurne ma allo stesso tempo di preoccupazione nelle ore notturne, nella nuova visione prevista dal “Piano degli interventi” diverrà invece strategico; il parco fungerà da cerniera tra il centro storico e il polo produttivo e commerciale. Un altro elemento importante emerso dall’incontro del 22 marzo è la valorizzazione culturale delle mura veneziane, delle chiese, del teatro, del museo Fioroni, così come del fiume Adige. E’ stato rilevato inoltre che con l’adozione del nuovo “Piano degli interventi” dovrebbe essere migliorata la qualità della vita, in particolare dei bambini e degli anziani autosufficienti, e che dovrebbero essere semplificate le procedure per investire con qualità sul nostro territorio, garantendo chiarezza e tempi certi per l’espletamento delle procedure.

Nell’incontro del 29 marzo sono stati invece illustrati gli obiettivi di sviluppo e riqualificazione del polo produttivo di San Pietro, definito “la porta produttiva del Basso Veronese”, così come del polo scolastico e della zona sportiva. I principali interventi passeranno dalla viabilità, con la riqualificazione del tratto della “regionale 10” ricadente in quell’area e da una gerarchizzazione della rete stradale interna. Andranno quindi ripensati gli ambienti di studio, di lavoro, sportivi e di istruzione. Infine l’architetto Cappochin ha accennato al nuovo Piano territoriale regionale di coordinamento (Ptrc), entrato in vigore il 17 luglio 2020, in conformità al quale verrà redatto il nuovo “Piano degli interventi” comunale. Elementi essenziali del Ptrc sono un respingimento della logica imperante del consumo di suolo per favorire invece la sostenibilità in un’ottica di armonia tra uomo e ambiente, l’adozione di politiche che incentivino ad utilizzare il trasporto pubblico, la tutela e la valorizzazione dei centri storici, la riqualificazione di siti urbani abbandonati e delle periferie e la valorizzazione del verde urbano. Anche l’idea di fondo del “Piano degli Interventi” dell’Amministrazione comunale, secondo l’architetto Cappochin, si inserisce in quest’ottica.

Su una più specifica illustrazione degli interventi previsti dal “Piano degli interventi” in merito al centro storico si è soffermato l’architetto Franco Frison, evidenziando che alcune parti del centro storico hanno progressivamente perso la loro funzione originaria e andrebbero rivalutate attraverso accordi tra pubblico e privato per verificare se ci può essere un potenziale interesse pubblico. Una rivitalizzazione del centro storico – secondo Frison – dovrebbe passare anche attraverso lo sfruttamento delle norme di attuazione, come ad esempio gli usi temporanei previsti dalla legge regionale 14/2017, per dare maggior impulso alle attività economiche.

In conclusione, il sindaco e l’architetto Cappochin hanno invitato le associazioni e i professionisti intervenuti a far pervenire i loro contributi in forma scritta, che verranno poi allegati al “Piano degli interventi”, la cui fase di progettazione operativa verrà avviata a inizio maggio.

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