Cronaca & Attualità

Il Comune di Legnago celebra il 76° anniversario della Liberazione

In tutto il Paese, nella giornata di ieri, si è rinnovato l’appuntamento con la celebrazione del 25 Aprile, giornata della Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre il 76° anniversario. Il Comune di Legnago lo ha celebrato come di consueto in piazza San Martino, alla presenza del sindaco Graziano Lorenzetti e di alcuni rappresentanti delle Forze armate, dell’Anpi (sezione di Legnago e Basso veronese), dell’Associazione nazionale alpini, varie delegazioni di associazioni combattentistiche, oltre ad un buon numero di cittadini, che hanno tenuto alta la bandiera della memoria su uno snodo importante della storia italiana.

Per il secondo anno consecutivo, la celebrazione si è tenuta in forma ridotta, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Non si è pertanto svolta la tradizionale sfilata per le principali vie del centro storico, ma hanno comunque avuto luogo l’alzabandiera e la deposizione della corona all’interno del monumento ai Caduti.

Il sindaco di Legnago, nel suo intervento, ha effettuato un excursus storico per chiarire il contesto in cui è stata assunta, ai tempi di De Gasperi, la decisione di istituire il 25 aprile quale “anniversario della Liberazione dal nazifascismo”, e ha ricordato che il 25 aprile è una festa di tutti gli italiani, che amano un’Italia libera, caratterizzata dai valori della pace e della democrazia. Il sindaco ha poi rimarcato che il tricolore è stato issato anche quest’anno sul punto più alto della città: pur senza citarla esplicitamente, era evidente il riferimento alla delegazione Anpi, che con il suo presidente Giacomo Segantini lo scorso anno aveva criticato la decisione dell’Amministrazione comunale di non “imbandierare” la sede comunale di via XX Settembre.

Il primo cittadino ha concluso il suo intervento ringraziando in modo particolare, le delegazioni dell’Associazione nazionale alpini e di “Portobello”, quest’ultima guidata da Guerrino Grigolli, per aver restaurato le scritte sulle lapidi del Sacrario, in cui sono impressi i nomi dei 500 caduti nelle due guerre mondiali. Infine, Lorenzetti ha annunciato che da sabato 29 maggio, ogni ultimo sabato del mese, il monumento ai Caduti potrà essere visitato dalle 9.30 alle 12, ovviamente nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia di Covid-19. «Lo facciamo perché – ha evidenziato il sindaco – riteniamo che questo monumento possa essere fruibile ai visitatori nel corso dell’anno, anche al di fuori delle celebrazioni legate alle feste nazionali, per tutto ciò che ha rappresentato nella storia del nostro Paese» – ha concluso.

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