Oppeano, l’Amministrazione comunale nomina il Milite Ignoto “cittadino onorario”
L’Amministrazione guidata dal sindaco Pierluigi Giaretta ha aderito all’iniziativa di conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto”, su proposta di Anpci (Associazione nazionale piccoli comuni d’Italia), in occasione della commemorazione del centenario della traslazione del “Milite Ignoto” nel sacello dell’Altare della Patria a Roma. Ciò è avvenuto durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni d’arma locali.
«Il 4 agosto 1921 il Parlamento approvò la Legge sulla “Sepoltura della Salma di un Soldato Ignoto”. Una speciale Commissione di decorati di medaglia d’oro al valor militare, ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa, individuò i resti di undici soldati non identificati dai principali campi di battaglia della Grande Guerra”» spiega l’assessore con delega alla Promozione e storia del territorio, Luca Faustini.
«Le undici bare furono raccolte nella Basilica di Aquileia», aggiunge, «dove il 28 ottobre Maria Bergamas, madre di Antonio, caduto e disperso, scelse per tutte le Italiane il simbolo di un intero popolo. La bara giunse a Roma su uno speciale convoglio ferroviario il 2 novembre, dopo avere toccato città e paesi d’Italia ed avere ricevuto il silente omaggio di tutti, senza distinzione di credo, religioso o politico. Il 4 novembre, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri il feretro, dopo essere stato visitato da decine di migliaia di persone, fu scortato all’Altare della Patria. Portato a spalla da decorati al valore, fu tumulato nel monumento ove tuttora il Soldato riposa, incarnazione del valore, della dedizione, del sacrificio dei suoi fratelli, caduti con lui per la Patria».
«Il prossimo 4 novembre 2021 sarà celebrato il centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto, e la cittadinanza onoraria è un riconoscimento simbolico», commenta il sindaco Pierluigi Giaretta. «Il Milite Ignoto», sottolinea il primo cittadino, «divenendo simbolo di pace e fratellanza universale, assume oggi un significato di altissimo valore per tutta l’umanità. In questo periodo di pandemia e di diffuse sofferenze l’iniziativa va estesa ad onorare tutti coloro che sono in prima linea a combattere un insidioso nemico invisibile, mettendo a repentaglio la vita per il bene della comunità, l’interesse del Paese e i valori legati alla terra d’origine».
In Consiglio comunale erano presenti gli Alpini, i Combattenti e reduci, i Fanti e l’Aeronautica di Oppeano, gli Alpini e Combattenti e reduci di Ca’ degli Oppi, i Combattenti e reduci Vallese, i Combattenti e reduci Mazzantica e i Combattenti e reduci Villafontana. C’erano, inoltre, anche tre studenti dell’Istituto comprensivo di Oppeano.
A loro, e a ciascun consigliere comunale, è stato donato un libro; nella fattispecie si tratta della seconda edizione del volume “Un mese con le ali. Fatti, uomini e donne di Oppeano della Grande Guerra”, i cui autori autori sono Angiolino Bellè, Nella Dall’Agnello e Alessio Meuti.
Il libro è uno scorcio delle vicende legate all’aviosuperficie cadioppina, attiva durante la prima Guerra Mondiale, e contiene aspetti e informazioni sulla vita di un secolo fa a Oppeano, fin’ora sconosciuti, oltre ad un elenco completo e dettagliato dei caduti del capoluogo e delle frazioni.
Chi fosse interessato può richiederne copia contattando l’ufficio staff del Comune al numero telefonico 0457139238, oppure inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica ufficiostaff@comune.oppeano.vr.it.