Presentato ufficialmente “S-cambiamo il nostro tempo”, un progetto che opererà a 360 gradi nell’ambito del sociale
Nella giornata odierna, in modalità videoconferenza, si è svolta la presentazione di un progetto in grado di produrre ricadute positive in ambito sociale, che vede coinvolte varie Amministrazioni comunali e associazioni di volontariato della provincia di Verona.
Nello specifico, ad essere illustrato è stato il bando regionale dal titolo “S-cambiamo il nostro tempo”; esso si rivolge al terzo settore, è finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e vede come capofila l’associazione “Fevoss” di Buttapietra, con azioni svolte nei anche nei territori di Isola della Scala, Castel d’Azzano e Concamarise, grazie al supporto dei Comuni di Buttapietra e Isola della Scala (che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa, permettendo così ad attività fondamentali per i cittadini di poter proseguire, implementando ulteriormente l’offerta). È inoltre previsto il coinvolgimento – e il co-finanziamento – del comitato di Verona della Croce rossa italiana, della sezione Aido di Isola della Scala e delle associazioni “Mano nella mano” di Concamarise e “Fevoss” di Castel d’Azzano, nonché l’interazione degli Alpini di Isola della Scala, di Acat Vr Sud e del Sert in qualità di partner.
«Noi ci siamo messi subito a disposizione perché abbiamo visto un’opportunità per fornire servizi alla nostra comunità, in un momento difficile in cui è ancora più importante stare accanto alle persone», afferma il presidente dell’associazione “Fevoss” di Buttapietra, Luciano Zuccher.
«Buttapietra», sottolinea il sindaco, Sara Moretto, «ha il privilegio di ospitare molte realtà associative che apportano un contributo fondamentale alla cittadinanza. Questo progetto ne ha messe in sinergia alcune con l’intento di implementare i servizi già esistenti e rispondere a necessità che inevitabilmente la pandemia ha fatto emergere. Come amministrazione abbiamo ritenuto fondamentale supportare anche questo bando soprattutto in un momento così delicato, in cui ogni offerta supplementare ai cittadini può trasformarsi in una grande risorsa. Vogliamo ringraziare Fevoss per essersi messa in prima fila nella gestione e Croce Rossa per essere sempre al nostro fianco».
«Abbiamo ritenuto fondamentale permettere all’attività di socializzazione e musicoterapia di proseguire anche quest’anno, particolarmente apprezzata e richiesta da molti e che grazie alla collaborazione con l’associazione Alpini, ha generato un grande entusiasmo. I nostri “diversamente giovani” hanno risentito del lungo periodo di solitudine; la stimolazione delle abilità residue sarà senz’altro un toccasana per loro. Un altro ruolo fondamentale nel nostro territorio lo svolge Aido. Tra le varie attività, ogni anno promuove un concorso di disegno nelle classi quarte e quinte delle nostre scuole primarie. Grazie a questa rete anche quest’anno potrà essere riproposto. Sostenere e valorizzare i nostri volontari è doveroso, non potevamo non essere loro accanto anche in questa occasione. Ancora una volta li ringraziamo tutti per il prezioso e costante impegno”», le fa eco il primo cittadino di Isola della, Scala Stefano Canazza.
Un’azione assolutamente innovativa sarà promossa dal comitato di Verona della Croce rossa italiana, che porterà avanti un progetto di scambio intergenerazionale, fornendo agli studenti delle scuole superiori una formazione specifica per poter insegnare agli anziani come utilizzare i nuovi mezzi tecnologici (smartphone, pc, tablet).
Non mancherà nemmeno l’attenzione all’inclusione sociale. In collaborazione con l’associazione “Mano nella mano” di Concamarise, sarà creato un orto che porterà ragazzi con disabilità psichiche a produrre fiori e erbe aromatiche, da vendere al mercato e utilizzabili per abbellire le tombe abbandonate. In aggiunta a tale attività, vedrà la luce pure un corso di lavori femminili, incentrato sulla realizzazione di oggetti fatti con appositi telaietti e ad uncinetto che potranno anch’essi essere esposti ai mercato, in un’ottica di inserimento dei ragazzi fragili nel mondo del lavoro.
Si opererà sulla prevenzione alle dipendenze con una campagna di sensibilizzazione, in collaborazione con ACAT – Verona Sud e Sert.
Ma anche nelle scuole sarà portata avanti una campagna di prevenzione agli incidenti stradali attraverso la proposta di un gioco innovativo, il “Riskworld” che vedrà ancora una volta protagonista Croce rossa italiana.
L’associazione “Fevoss” di Castel d’Azzano, invece, si impegnerà per portare avanti un progetto già attivato nel territorio con il precedente bando, definito “Ti apro casa mia”, grazie al quale gli anziani, organizzati in piccoli gruppi, verranno accompagnati da un’educatrice a fare “la spesa intelligente”, cucinando anche insieme a casa in gruppo, con l’obiettivo di favorire l’interazione ed il sostegno reciproco. Il tutto con l’affiancamento di una naturopata che si occuperà dell’educazione alimentare.
Buttapietra vedrà ripartire nel proprio territorio, oltre all’ormai consolidata attività di musicoterapia, anche il corso di ginnastica dolce per adulti. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Fevoss”, verrà noleggiato un pulmino che sarà di sostegno ai trasporti sociali e che vedrà il coinvolgimento di un soggetto che percepisce il reddito di cittadinanza, opportunamente formato.
“S-cambiamo il nostro tempo”, quindi, coinvolge trasversalmente tutta la cittadinanza, in un’ottica di collaborazione reciproca, con gli obiettivi di abbattere la solitudine, rafforzare i legami sociali, contrastare le dipendenze, promuovere la salute e il benessere ed implementare il volontariato partendo dai giovani.
«Si tratta indubbiamente di un progetto complicato e ambizioso, proprio per l’ampiezza del suo raggio di azione ma noi siamo entusiasti e questo aggiunge forza ed energie ad una squadra forte ed affiatata. Il titolo del progetto è S-cambiamo il nostro tempo e parte dall’idea che tutti possiamo mettere a disposizione degli altri il nostro tempo ma la nostra volontà è andare oltre a questo, divenendo attori protagonisti del tempo che stiamo vivendo al fine di renderlo migliore» conclude Paola Reani, coordinatrice del progetto.