Arte & Cultura

La Provincia non dimentica le maschere veronesi

Sono state presentate l’altro giorno, nella Loggia di Fra’ Giocondo al Palazzo Scaligero, le iniziative del Coordinamento dei comitati carnevaleschi della provincia di Verona per il 2021.

All’incontro hanno preso parte il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto; la presidente del coordinamento, Loretta Zaninelli; il vicepresidente Antonio Soffiati e il direttore del Pastificio Avesani, Alessandro Chiarini. Hanno inoltre partecipato dieci maschere di altrettante località veronesi.

Per proseguire le attività, nonostante il fermo dei festeggiamenti dovuti all’emergenza Covid-19, il comitato ha presentato una pubblicazione per raccontare il Carnevale in territorio scaligero: un opuscolo che elenca le maschere e i carri allegorici dei diversi comitati. Si potranno così scoprire, ad esempio, i Capitani del Lago di Malcesine, lo Tzigano da Lugagnano, Donna Martina di San Martino Buon Albergo, Regina Scarpetta da Rivoli, Re de la Stordella di San Zeno di Montagna e il Paron de la Tore da Oppeano. Ad arricchire il testo, l’elenco dei comitati, pro loco e associazioni che da sempre organizzano i festeggiamenti.

Manifestazioni che coinvolgono, oltre il territorio veronese, alcuni gruppi e località delle province limitrofe. L’opuscolo verrà distribuito dal Coordinamento ai vari associati iscritti nelle prossime occasioni di ritrovo.

Durante l’incontro di oggi è stato, inoltre, presentato il progetto “Sorrisi speciali”: un dvd realizzato con le fotografie dei vari comitati carnevaleschi il cui ricavato andrà a sostegno di iniziative benefiche, in sostituzione della tradizionale cena di apertura a scopo solidale del mese di gennaio, anch’essa sospesa per l’emergenza Covid-19.

Il presidente Scalzotto ha dichiarato: «Ho sempre apprezzato e vissuto il Carnevale, un momento di divertimento, di amicizia e solidarietà, costruito giorno per giorno dai tanti volontari e appassionati scaligeri».

A lui ha fatto eco la presidente del coordinamento, Loretta Zaninelli: «La pandemia ci ha costretti a una lunga pausa, ma abbiamo ritenuto necessario non perdere questi mesi e utilizzarli per far conoscere il Carnevale della nostra provincia ai veronesi. L’opuscolo vuole diffondere una cultura che permetta a tutti, dai più piccoli agli adulti, di farsi un’idea più compiuta della grande ricchezza di maschere e carri del nostro territorio. In tanti luoghi essi rappresentano motivo di orgoglio per le comunità locali, hanno una storia, una tradizione, delle radici».

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