Cologna Veneta, la casa di riposo “Domenico Cardo” ha inaugurato una nuova ala
Un ampliamento che permetterà di offrire alla collettività un servizio ancora migliore. Nei giorni scorsi, a Cologna Veneta, si è tenuta l’inaugurazione della nuova ala della casa di riposo “Domenico Cardo”; essa verrà intitolata all’ex vicepresidente dell’Ipab Giorgio Fusaro, scomparso lo scorso dicembre all’età di 58 anni a causa di un male incurabile, alla luce del suo impegno nel progetto di rilancio, ristrutturazione e valorizzazione della struttura.
Nelle intenzioni della direttrice Federica Boscaro, questo nuovo spazio servirà per accogliere i disabili adulti. «Compiuti i 65 anni», spiega, «i disabili non sono più considerati tali, diventano semplicemente anziani, sebbene l’aspettativa di vita sia ancora elevata. Per molti può essere un passaggio destabilizzante; noi vorremmo che in questo padiglione, moderno ed accogliente, essi potessero trovare una residenza pronta a soddisfare le loro necessità».
Oltre a lei, alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il direttore dell’Ipab Mario Facchetti, che ha letto una lettera inviata dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il direttore generale dell’Aulss 9 Scaligera Pietro Girardi e il sindaco di Cologna Veneta, nonché presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto.
«C’è un desiderio di bellezza, dopo un anno di difficoltà, sofferenze e lutti che, nel caso della Cardo, si abbina ad un’alta qualità dei servizi», afferma Scalzotto. «Il fatto di riuscire ad inaugurare finalmente la nuova ala della casa di riposo è un segnale positivo, una speranza concreta di ritorno alla normalità», osserva invece Facchetti.
Il nuovo padiglione, che occupa il lato nord dell’istituto per anziani, è stato realizzato tutto al piano terra. Il costo dell’intervento ammonta a 1,2 milioni di euro; ad eseguirlo è stata l’impresa «Atheste costruzioni» di Este, che ha costruito anche un locale per il deposito salme. Il progetto è stato redatto dall’architetto Stefano Mattiello, che si sta inoltre occupando del miglioramento sismico e della ristrutturazione del terzo piano.
Oltre a nove stanze per gli ospiti (dotate di due posti letto ciascuna), nella nuova ala sono stati ricavati una guardiola per gli infermieri, uno spogliatoio per gli operatori, bagni per i visitatori e per i dipendenti, un vuotatoio e un ampio bagno assistito. «Abbiamo posto molta attenzione all’impiantistica, con notevole risparmio energetico», sottolinea Mattiello, «Il riscaldamento è a pavimento e tutte le unità esterne del condizionamento sono state poste in uno spazio sopraelevato non visibile per non intralciare l’area residenziale».