Calcio, la Feralpisalò passeggia sul Legnago Salus
«Non ha funzionato quasi niente. Tatticamente ho cambiato, anche troppo direi: quando un allenatore deve inventarsi ogni volta qualcosa è ovvio che qualcosa non va. Non è possibile che ogni volta debba provare cinquanta cose diverse per riuscire a rimettere in sesto una partita. Non ci sta, non funziona così il calcio. Il problema di fondo per me è di atteggiamento, è quello che non va bene. La verità è che ad un certo punto sembrava la Feralpi quella che deve salvarsi e noi quelli che devono giocare per chissà quale traguardo, ma non è così. Ci sono stati dei momenti nella gara in cui mi sono vergognato. Noi dobbiamo pensare solo a conservare la categoria. Senza guardare ad altro, senza ascoltare nessuno».
E’ stato chiaro e diretto come sempre, l’allenatore del Legnago Salus, Giovanni Colella, dopo la pesante sconfitta raccolta dalla sua squadra in casa della Feralpisalò. Sulla sponda bresciana del Garda, i biancazzurri sono stati abbattuti da un 5-1 netto e senza tante possibilità di appello. Nonostante avessero reagito bene al subitaneo vantaggio dei padroni di casa, in rete al 5’ con il difensore Eros Pisano.
Infatti, appena 120 secondi dopo, Nikola Buric pennellava una stupenda punizione dai 25 metri, riportando il match in parità. Per l’attaccante croato si tratta della quarta rete in tre partite.
Rimesse le cose a posto, il Legnago si fa vedere ancora in attacco, creando qualche situazione di pericolosità, a costo di esporsi al contropiede avversario.
E al 27′, su uno di questi cambi di fronte, Guidetti si infila bene in area legnaghese e va alla conclusione, il portiere Enzo respinge come può e Luppi è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone, segnando il classico gol dell’ex che vale il nuovo vantaggio per i “Leoni del Garda”.
A quel punto il Legnago si disunisce, Colella prova a cambiare qualcosa inserendo al 40′ Lazarevic per Ambrosini e tornando al 4-3-2-1, ma un minuto dopo arriva il 3-1 che chiude il primo tempo e taglia le gambe ai biancazzurri.
I primi venti minuti della ripresa il Legnago prova a combinare qualcosa, ma senza troppa convinzione (fatti salvi Giacobbe e i due slavi), dopodiché capitola: Bacchetti al 21′ è il più rapace di tutti nel trovare la deviazione vincente dopo un insistito batti e ribatti nell’area ospite quindi, al 26′, il neo entrato Guerra chiude alla perfezione un contropiede in superiorità numerica che, di fatto, mette la parola fine al match.