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Legnago Salus, all’“Euganeo” servirebbe la gara dell’anno scorso

Impegno tutt’altro che semplice, quello che oggi alle 18 attende il Legnago Salus. I biancazzurri, infatti, scenderanno in campo sul terreno erboso dello stadio “Euganeo” di Padova, per affrontare i biancoscudati, attualmente secondi in classifica.

Una posizione che, peraltro, non soddisfa la dirigenza e sue ambizioni tanto che, a poche settimane dall’avvicendamento nella direzione sportiva della squadra, con l’ex diesse milanista Massimiliano Mirabelli subentrato a Sean Sogliano, ecco anche il cambio per quanto concerne la guida tecnica. Sì, perché nei giorni scorsi è arrivato l’esonero per l’allenatore Massimo Pavanel, che ha pagato carissimo il pareggio per 2-2 contro il Trento.

Al suo posto, sulla panchina patavina, ci sarà momentaneamente il collaboratore tecnico Raffaele Longo, che lascerà poi spazio all’ex terzino di Hellas Verona, Lazio e Milan Massimo Oddo, campione del Mondo 2006 con la Nazionale italiana. Un momento di incertezza, dunque, all’ombra del Santo, che potrebbe anche dare una mano a un Legnago che ne avrebbe bisogno come il pane, visti i recenti chiari di Luna.

La squadra di mister Serena, ancora a caccia della prima vittoria da quando si è insediato in riva al Bussè dovrebbe, ad esempio, tirare fuori una prestazione come quella che i biancazzurri fecero a Padova lo scorso anno quando, da matricola terribile, spaventò la favoritissima per la vittoria finale del campionato, complice uno scatenatissimo Lorenzo Sgarbi, che si procurò il rigore del vantaggio, venendo però azzoppato in maniera grave, tanto che gli saltò il crociato del ginocchio sinistro, mettendo fuori causa per quasi tutto il resto del campionato.

A quel tempo la squadra, ancora allenata da Bagatti, correva a pieni giri, costruiva con fluidità di gioco e sapeva rendersi più volte pericolosa nella trequarti avversaria. Caratteristiche, queste, che paiono essere quasi sconosciute al Legnago di adesso, timoroso, farraginoso, e inceppato quando arriva nell’ultimo quarto di campo.

Serena proverà a invertire la tendenza, magari mescolando le carte a livello di formazione. Dai campi di allenamento, ad esempio, filtra l’ipotesi di un impiego fin dal primo minuto di Thomas Alberti come centravanti, mettendo a riposo uno tra Buric e Juanito Gomez.

Se non addirittura entrambi, qualora il tecnico veneziano decidesse di puntare sulla freschezza dei giovani Contini e Sgarbi, o su uno dei due in coppia con il nerbuto attaccante asiaghese, qualora venisse riproposto il “rombo” a centrocampo, con Lollo nel ruolo di trequartista.

In questo caso, la mediana sarebbe nuovamente composta da Antonelli e Paulinho come mezzali, più Yabre davanti alla difesa.

Nel caso di un ritorno al 4-3-3, invece, ecco l’arretramento dell’ex Bari, e ballottaggio tra l’italo-brasiliano e l’italo-thailandese.

In difesa, la linea a quattro davanti al portiere Enzo dovrebbe vedere ancora titolare Pellizzari, con un ballottaggio tra capitan Bondioli e Gasparetto per l’altro posto da centrale mentre, sulle fasce, potrebbe ritraslocare a sinistra Ricciardi, con l’inserimento di Bruno a destra.

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