Non è bastato il ritorno in panchina di Giovanni Colella, per far svoltare il finale di stagione del Legnago Salus, che sabato si giocava un pezzo importante delle proprie chance salvezza con il Fiorenzuola al “Mario Sandrini”, anche per via delle sfide incrociate tra tutte le altre squadre coinvolte nella lotta-salvezza.
Che, come si auspicava all’ombra del Torrione, tra loro hanno pareggiato tutte, ma nell’incastro è mancato proprio il risultato del Legnago, “obbligato” a fare tre punti, e che al fischio finale dell’arbitro si è ritrovato invece fermo a quota 27, dato che a imporsi sono stati gli ospiti, con il punteggio di 3-1.
Un risultato che forse non rispecchia del tutto il match, anche se probabilmente i piacentini meritavano di più, visti anche il paio di interventi decisivi del portiere legnaghese Corvi. Ma è anche vero che, senza un rigore quantomeno dubbio, sul finire del primo tempo, i rossoneri non l’avrebbero sbloccata.
Anche il raddoppio, a inizio ripresa, è stato “un episodio”, ossia la punizione perfetta calciata dal capitano del Fiorenzuola, Ferri, sulla quale Corvi nulla ha potuto. E comunque poi il Legnago l’aveva anche riaperta.
Ci aveva pensato Mirko Giacobbe, uno dei “senatori” della squadra, a riaccendere le speranze biancazzurre, quantomeno di provare a strappare un pareggio.
Sfortunatamente, le ambizioni legnaghesi sono durate solo otto minuti, dopodiché Antonelli ha perso una palla sanguinosa a centrocampo, aprendo una prateria per il contropiede avversario, puntualmente sfociato nel terzo gol del Fiorenzuola, che ha così chiuso definitivamente i conti.
Conti che, per il Legnago, segnano sempre più sul rosso; i biancazzurri sono con un piede e mezzo in Serie D, ormai. Eppure, non tutto è perduto, con ancora tre partite da giocare e, quindi, nove punti a disposizione.
Colella ci crede, ma i suoi ragazzi dovranno cambiare passo e sperare sempre di più nelle eventuali disavventure altrui.
