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Adesso è finita davvero, il Legnago Salus è retrocesso in Serie D

Game over per il Legnago Salus. Che, dopo due stagioni, lascia il professionismo e si riaffaccia alla Serie D. La sentenza è arrivata ieri, ultima giornata del campionato di Serie C, nella quale i biancazzurri erano chiamati non solo a fare risultato ad Alessandria contro la Juventus U23, ma anche sperare che su più di un campo le cose andassero in un certo modo.

Antenne sintonizzante, dunque, a Fiorenzuola, Mantova e Zenica, ma con la testa ben focalizzata sul manto erboso del “Giuseppe Moccagatta”, dove il Legnago si presenta magari un po’ contratto, ma sicuramente volenteroso.

La partenza, però, è in salita, ma non per colpa degli avversari di giornata: alla Giana Erminio, infatti, bastano poco più di cinque minuti per portarsi in vantaggio contro il Fiorenzuola. Con quel risultato, ai ragazzi di Colella non basterebbe nemmeno vincere per evitare la retrocessione.

Ma, giustamente, c’è tempo fino al 90imo e oltre, e può ancora succedere di tutto. Anche perché, nel frattempo, il Trento va sotto sul campo dell’AlbinoLeffe, per cui tutto è ancora in gioco. Conscia di questo, la banda del Bussè si lancia all’arrembaggio.

E, dopo un primo tempo con un paio di situazioni interessanti, ma un sostanziale nulla di fatto, al 12′ della ripresa il Legnago passa in vantaggio: bello spunto personale di Lorenzo Sgarbi, che si incunea fino al limite dell’area avversaria e scaricando poi su Contini, che non perdona.

Pochi minuti dopo, però, i biancazzurri (di rosso vestiti) rimangono in dieci per il doppio giallo ravvicinatissimo di Lollo. Negli stessi istanti, le app segnalano il pari del Fiorenzuola, e quindi per il Legnago il sogno pare realizzarsi.

Gli dei del calcio, però, hanno altri piani, e così arriva l’annullamento della rete dei piacentini, mentre la Juventus trova l’1-1.

Un rigore conquistato e trasformato riporta davanti la squadra di mister Colella, ma la Giana Erminio raddoppia e il Trento pareggia, e queste notizie mixate allo sforzo fisico per sopperire all’uomo in meno, sfibrano capitan Bondioli e compagni, che a pochi minuti dalla fine cedono, subendo il rapido uno-due dei bianconeri, che si impongono per 3-2.

I legnaghesi si dirigono a testa bassa verso gli spogliatoi, provati e delusi, dopo averci creduto fino all’ultimo.

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