Villa Bartolomea ha un nuovo parco, che sorge sul retro di di Villa Ghedini

Da qualche settimana il capoluogo ha un nuovo parco pubblico, che sorge sul retro di “Villa Ghedini”. Si tratta di uno spazio verde che – a detta della Giunta guidata dal sindaco Andrea Tuzza e di molti abitanti – mancava ed era necessario.
«Quello del parco di “Villa Ghedini”», afferma l’assessore all’Ambiente e all’Ecologia, Luca Pradella, «è un progetto molto ambizioso, che ha visto la luce dopo quasi venti mesi. Il compito di redigerlo è stato affidato allo Studio Benincà di San Martino Buon Albergo; nello specifico, ad occuparsene è stato Giacomo De Franceschi».
«Questa è un’idea che in paese circolava da circa quarant’anni, ma che però – nonostante alcuni tentativi – prima d’ora non si era mai concretizzata. L’Amministrazione comunale di cui faccio parte, grazie anche al contributo di un provato, è riuscita a trasformarla in realtà», sottolinea.
«Il parco», spiega Pradella, «ha un’estensione di 10mila metri quadrati e si divide in quattro aree». «La prima è quella esterna, rivolta verso la strada che collega Villa Bartolomea a Legnago; ha un filare di piante autoctone quali l’acero riccio, l’acero campestre e la quercia. La seconda area ha la forma di un semicerchio e vede anch’essa la presenza di piante che richiamano la nostra tradizione, ma anche di arbusti come
il gelsomino, il mirto, il melo da fiore e il pesco; in futuro qui troverà posto un gazebo. C’è poi la parte che corrisponde all’ex ghiacciaia di “Villa Ghedini”, con tuie e tassi. Infine c’è quella che chiamiamo “la zona degli odori”, in virtù del fatto che vi sono piante officinali, quali il rosmarino, la lavanda o la salvia splendente». «Ho ricevuto un grande supporto dalla consulta dell’Ambiente e dell’Agricoltura, sopratutto in merito alla scelta delle piante», aggiunge l’assessore.
«Il giardino di “Villa Ghedini” si ispira al giardino all’italiana e, in parte, al giardino barocco», argomenta, «Al suo interno sono già state collocate della panchine per permettere alle persone di sedersi, e prossimamente verranno installati gli impianti di illuminazione di videosorveglianza. Inoltre, si proseguirà con la piantumazione».
«La volontà dell’Amministrazione comunale», conclude Pradella, «è di intitolare il parco a don Benedetto Mareghello (che ha guidato la parrocchia di Villa Bartolomea per ben 19 anni ed è scomparso il 25 dicembre del 2020 all’età di 77 anni, nda). In futuro inaugureremo alcune statue che ricordano la sua figura».