Per far fronte al problema della siccità il Consorzio di bonifica Leb utilizza droni e satelliti
L’ottimizzazione dell’acqua irrigua nelle campagne è al centro del progetto di ricerca e sperimentazione del Consorzio di bonifica Leb con l’utilizzo di strumenti innovativi come droni, satelliti e paratoie intelligenti.
L’ente, infatti, ha avviato e finanziato a partire dal 2021, all’interno del Piano irriguo regionale, un innovativo progetto di ricerca e sperimentazione irrigua per sviluppare metodologie innovative di mappatura delle criticità e individuare soluzioni sostenibili nella gestione della risorsa idrica.
Il progetto è gestito in collaborazione con l’Università degli studi di Padova – Dipartimento Tesaf (Territorio e Sistemi agro-forestali) – con la supervisione scientifica del professor Paolo Tarolli, e con l’Università degli Studi di Verona – Dipartimento Biotecnologie – con la supervisione scientifica, del professor Claudio Zaccone. La raccolta ed analisi dei dati sperimentali è affidata alla dottoressa Giulia Sofia, in qualità di ricercatrice del Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova.
Il progetto prevede l’impiego di sistemi di rilievo da remoto (droni e satelliti), dati storici delle aziende, e rilievi di campo per la mappatura, a scala regionale e locale, dello stress idrico dei terreni. Il suo scopo è quello di capire l’effetto dello stress idrico (siccità o eccesso d’acqua) sulle colture, in funzione delle diverse caratteristiche dei suoli. Nell’ambito del progetto si inserisce anche l’installazione di un complesso sistema di paratoie intelligenti, per meglio efficientare la distribuzione delle portate d’acqua, e la realizzazione di un modello idrologico in grado di monitorare in tempo reale lo stato di umidità dei suoli del comprensorio e il relativo fabbisogno irriguo.
«L’obiettivo del progetto è usare l’acqua per l’irrigazione quando è necessaria per non sprecarla. C’è infatti una crescente richiesta di disponibilità di acqua già prima dell’inizio della stagione irrigua convenzionale per irrigazioni anticipate o posticipate. Tanto che il nostro Consorzio ha già provveduto da quest’anno a allungare di un mese la stagione irrigua iniziando all’inizio di marzo e terminando a fine ottobre. I cambiamenti climatici in atto, caratterizzati da frequenti periodi siccitosi, incidono sempre più negativamente sulla produzione in agricoltura e richiedono interventi mirati e tempestivi finalizzati a ottimizzare l’uso della risorsa idrica per assicurare un’economia eco-sostenibile.
Diventa quindi necessario trovare soluzioni attraverso tecnologie e approcci gestionali in grado di aumentare l’efficienza della rete idraulica e sistemi per ottimizzare l’uso dell’acqua», spiega il presidente del Consorzio Leb, Moreno Cavazza.
Il Consorzio Leb, per la coordinazione delle azioni del progetto sperimentale anche in funzione dell’importante opera pubblica di rifacimento del Canale Leb in fase di realizzazione, finanziata nell’ambito del Pnrr dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile per un importo complessivo di 53 milioni di euro, ha costituito all’interno della propria struttura organizzativa una apposita Unità tecnico-scientifica affidata all’ingegner Alvise Fiume.
La prima fase del progetto prevede l’allestimento di campi sperimentali in varie zone del comprensorio di bonifica del Consorzio Leb, caratterizzate da trattamenti irrigui e colturali differenziati. In particolare, sono state individuate quattro aziende-pilota, presso cui si sta effettuando uno studio storico, integrando conoscenze locali degli imprenditori agricoli e indici vegetativi. Le aziende agricole che gravitano in punti significativi del comprensorio si trovano a Belfiore (Vr), Albettone (Vi), Arquà Petrarca (Pd) e Campolongo Maggiore (Ve). L’attività riguarda analisi sperimentali finalizzate alla creazione di un innovativo protocollo per l’analisi e gestione sostenibile delle risorse idriche e del suolo in agricoltura in condizioni sia di siccità che di eccesso di acqua.