Il Legnago Salus torna da Chioggia sconfitto ma più consapevole
Prima sconfitta stagionale, per il Legnago Salus targato Massimo Donati che ieri, al “Ballarin” di Chioggia, è stato superato per 1-0 dall’Union Clodiense. Decisiva, la rete siglata al 19’ del primo tempo da Aliu, in una frazione di gioco che ha visto i biancazzurri (di nero vestiti) rinunciatari, poco abili nel costruire e, di conseguenza, servire le punte. In tal senso, è pesata non poco l’assenza di capitan Rocco, la cui capacità di cucire le trame tra centrocampo e prima linea è una caratteristica che non si riscontra negli altri elementi del parco offensivo, che hanno altre qualità.
Non a caso, il fin qui scoppiettante Sambou si è inceppato, sebbene un qualcosina abbia fatto vedere anche in laguna. Nella seconda metà del match, invece, si è visto un Legnago diverso, anche grazie ai cambi effettuati a Donati che, probabilmente, ha finalmente trovato la vera quadra alla sua squadra, portandosi a casa da questa trasferta spunti di riflessione importanti.
Come, ad esempio, la necessità di affidare le chiavi del gioco a Kenneth Van Ransbeeck. Il belga, fermato da qualche acciacco ad inizio stagione, è finalmente a posto fisicamente, e il suo ingresso in campo ha cambiato volto ai ragazzi del Bussè.
Il metronomo di Jette è salito in cattedra nella ripresa, prendendo in mano le redini del gioco e dando ordine alla mediana legnaghese, che con lui a dirigere le operazioni ha ritrovato dinamismo, corsa sulle fasce e creato pericoli, sfiorando il pari con il palo colpito su tiro-cross di Bernardini, con un bell’ingresso in area da sinistra di Mazzali innescato proprio da Van Ransbeeck. e con la svirgolata di Messina su preciso cross di Zanetti, sempre da sinistra.
Insomma, al primo vero test impegnativo, contro forse la favorita tra le favorite per il successo finale, il Legnago è caduto.
Ma quanto visto nel secondo tempo potrebbe dire molto della squadra che Donati sceglierà come base da qui in avanti: con un Musumeci dai piedi più educati che potrebbe rilevare Ruggeri come “braccetto” sinistro della difesa a tre; con – come si è detto – il ritorno in pianta stabile in regia di Van Ransbeeck (con Baradji più a rischio di Bernardini nel poter potenzialmente perdere il posto, a meno che non si scelga un centrocampo tutto di “vecchi”, con il francese mezzala sinistra al posto di uno tra i 2004 Sternieri e Santi, sacrificando a sinistra Mazzali e rimpiazzandolo con il 2005 Zarrillo); e con un attacco dove Rocco è imprescindibile, paradossalmente forse ancora più del goleador Sambou. A patto che, quando toccherà al gambiano stare in pachina, Cognigni e/o Messina siano più “caldi” di quanto visto a Chioggia.