Ambiente

La Provincia e gli Ordini professionali organizzano un seminario sui Piani territoriali e sul fotovoltaico

Nella giornata di domani, dalle 14 alle 17, si terrà – in videoconferenza e in presenza nella sala conferenze dei Magazzini delle Professioni di via Santa Teresa a Verona – il seminario tecnico sull’adeguamento della pianificazione comunale al Piano territoriale provinciale (Ptcp) e sul coordinamento con il Piano di gestione del rischio alluvioni e con il Piano comunale di Protezione civile.

Verrà inoltre posto al centro del confronto un ulteriore tema, ovvero la legge regionale 17/2022 che prevede l’individuazione, in ciascuna delle sette province venete, delle aree agricole non di pregio dove sarà possibile installare nuovi impianti fotovoltaici a terra, finalizzati sia a sostenere transizione energetica e decarbonizzazione, sia a ridurre la dipendenza energetica.

Durante il seminario la Provincia terrà un aggiornamento sull’iter di individuazione delle macroaree, attività che ha ricevuto in delega dalla Regione e che sta portando avanti dalla scorsa estate attraverso un confronto continuo con i Comuni scaligeri. Le macroaree accertate al termine della procedura andranno poi validate dalla Regione stessa.

Il seminario è organizzato dalla Provincia di Verona e dagli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; degli Ingegneri; degli Agronomi e Forestali; dei Geologi e dal Collegio dei Geometri.

Interverranno i presidenti degli Ordini, il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto e il consigliere provinciale con delega all’Urbanistica, Loris Bisighin. Modererà l’incontro Matteo Faustini, presidente dell’Ordine degli Architetti.

«La Provincia, con questo seminario, si pone ancora una volta come ente di riferimento, con istituzioni e ordini, per un confronto sullo sviluppo del territorio scaligero. L’iter di individuazione delle macroaree procede attraverso la cooperazione con i Comuni, nel rispetto dei criteri della legge che prevedono la necessaria tutela delle molte aree ambientali e agricole di pregio che il veronese può vantare», sottolinea Loris Bisighin.

«Accogliamo con favore una regolamentazione delle aree dove si possano mettere a terra i pannelli fotovoltaici», spiega Matteo Faustini, «Ci sono due numeri che sintetizzano la tensione tra due urgenze ugualmente pressanti per chi ha a cuore la tutela del territorio e il contrasto ai cambiamenti climatici. Da un lato i 70 GW di nuova potenza energetica da fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) che devono essere installati in Italia entro il 2030 per ridurre del 55% le emissioni di gas climalteranti. Dall’altro i 179 ettari di suolo utilizzati nel 2020 dall’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra, come rilevato dal Rapporto sul consumo di suolo 2021 dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Servono più pannelli per garantire la centralità delle fonti rinnovabili ma è fondamentale tenere in considerazione anche la tutela del territorio. Finalmente le aree di pregio agricolo del nostro territorio veronese saranno preservate e valorizzate».

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