Cronaca & Attualità

La Camera di Commercio di Verona mette all’asta la Domus Mercatorum

La Camera di Commercio di Verona vende la Domus Mercatorum. Il piano primo e secondo della storica Casa dei Mercanti e l’adiacente Casa Bresciani, siti nella centrale Piazza delle Erbe (Verona), saranno messi all’asta il prossimo febbraio.

«Questo prestigioso palazzo tornerà agli antichi fasti grazie all’intervento di nuovi proprietari. Purtroppo negli ultimi vent’anni, la Camera di Commercio ha dovuto destinare alle imprese e al territorio tutte le risorse disponibili per fronteggiare le crisi economiche che si sono succedute, non ultima quella che ci sta travolgendo ora. Con il progetto Ri.Ver, Riparti Verona, abbiamo destinato 30 milioni di euro a sostegno dell’economia scaligera: non potevamo permetterci di restaurare e valorizzare la Domus Mercatorum come meriterebbe», commenta il presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello.

«Piuttosto di lasciarla abbandonata al degrado», sottolinea, «abbiamo scelto di affidarla alla cura di altri, con l’impegno a reinvestire in iniziative per la società veronese le risorse che ne ricaveremo. Una scelta dolorosa, Verona meriterebbe uno spazio pubblico da destinare ad attività socio-culturali, ma improrogabile. Confidiamo che i nuovi proprietari sapranno ridare alla Domus il ruolo centrale che merita».

L’asta sarà bandita il prossimo 2 febbraio con un disciplinare dettagliato, come spiega il notaio Rosalia Russo, che l’ha redatto: «Le domande potranno essere presentate in qualsiasi parte d’Italia sempre per il tramite di un notaio attraverso la piattaforma telematica della Rete Aste del Notariato (R.A.N.). Una scelta che garantisce la sicurezza sull’identità delle persone che partecipano all’asta e sulla serietà delle offerte. Si è scelto il meccanismo dell’asta al rialzo suddividendo le possibilità di vendita in tre lotti. Questa vendita è stata l’occasione per approfondire le ricerche sulla storia di Verona, del suo centro storico e sulle attività che vi si sono succedute nel tempo. Una due diligence è stata depositata nella data room della Camera di Commercio ed è a disposizione di chiunque volesse approfondire la complessa storia della Domus e della vicina Casa Bresciani, anch’essa parzialmente di proprietà della Camera di Commercio, e quindi, oggetto di vendita».

L’asta, come detto, si terrà il giorno 2 febbraio 2023, con inizio alle 15 dinanzi al Notaio Banditore, Rosalia Russo, a mezzo della piattaforma telematica della Rete Aste del Notariato (R.A.N.); essa avrà luogo nella sala “Industria” nella sede camerale, sita in corso Porta Nuova n. 96, un esperimento d’asta pubblica ad offerte segrete con successiva fase di incanto (rilancio minimo in aumento 50mila euro). La Camera di Commercio sarà affiancata nella promozione dell’asta a livello nazionale e internazionale da Italy Sotheby’s International Realty, protagonista nel settore immobiliare di lusso in Italia e nel mondo.

La Domus Mercatorum, inserita nel contesto di piazza Erbe e proprio di fronte alle Case Mazzanti, è uno degli edifici più caratteristici della città antica. C’era già ai tempi di Dante: la Domus risale infatti ai primi anni del 1200. Le prime testimonianze relative alla Domus Mercatorum risalgono ai primissimi anni del XIII secolo, quando venne realizzata una prima struttura in legno atta ad ospitare l’Arte della lana. Il secolo successivo Alberto I della Scala, poco prima di morire, commissionò la costruzione di un edificio in muratura con l’obiettivo principale di farne il luogo di contrattazione dei mercanti; l’opera venne realizzata tra il 1301 e il 1304. Le corporazioni delle arti e dei mestieri occupavano, nella Verona comunale, un ruolo primario nella vita cittadina, non solo economico ma anche politico; fu grazie alla loro influenza che gli Scaligeri riuscirono a prendere il potere e a istituire la prima signoria cittadina. A mano a mano che i Della Scala accentrarono il potere, le loro competenze furono limitate per lo più al commercio e alla manifattura, anche se gli Statuti consentivano al podestà della Casa dei Mercanti di svolgere l’importante compito di giudice nelle controversie e cause tra commercianti.

Nel corso dei secoli l’edificio ha subito numerose trasformazioni ma ha sempre mantenuto la sua destinazione originaria, divenendo nel 1802 sede della più moderna Camera di Commercio. Fu il luogo in cui le Corporazioni delle arti e dei mestieri si incontrarono per commerciare e per discutere i vari aspetti della vita economica della città e tale è rimasta, come sede della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Verona, fino al trasferimento degli uffici nell’attuale sede in corso Porta Nuova.

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