L’opera pop “Turandot Dancing Queen” arriva al Teatro Salieri di Legnago

Dopo il successo riscosso durante il tour svoltosi lo scorso anno, venerdì 3 febbraio l’opera pop “Turandot Dancing Queen” dei professori e compositori Alessandro Fusaro e Marcello Rossi Corradini – grazie alla collaborazione con il Comune, che fin da subito ha creduto nel progetto – arriva al Teatro Salieri di Legnago.
Lo spettacolo è in programma alle 20.45; “Turandot Dancing Queen”, inoltre, verrà proposta anche la mattina alle 9.30, a beneficio degli alunni delle scuole primarie del territorio con l’intento di far vivere ai ragazzi un’esperienza musicale unica.
La rappresentazione racconta in chiave moderna la fiaba di Carlo Gozzi resa celebre dal Maestro Puccini, con un flusso continuo di musica originale che spazia dal pop-rock alla dance elettronica, dal rap al reggaeton fino al progressive sinfonico in una cornice di opera pop.
I compositori Alessandro Fusaro e Marcello Rossi Corradini hanno infatti scritto l’opera con la voglia di avvicinare famiglie e nuove generazioni alla scoperta del teatro musicale e sorprendere il pubblico con una produzione che unisce le caratteristiche dell’opera classica alle sonorità moderne odierne. Lo spettacolo dura 1 ora e 45 minuti ed è suddiviso in due atti; sul palco sono presenti sette cantanti protagonisti, un ensemble vocale e un corpo di ballo.
«Dopo tanti successi ottenuti in realtà importanti siamo felici che lo spettacolo venga realizzato anche al Teatro Salieri», afferma il sindaco Graziano Lorenzetti. «Sono contenta che si sia scelta Legnago per la replica di questo evento che ha già riscosso molti consensi e che le scuole del territorio abbiano aderito con grande entusiasmo», sottolinea l’assessore all’Istruzione, Orietta Bertolaso. «Per permettere la presenza degli studenti e per sostenere le famiglie», aggiunge, «l’Amministrazione ha deciso di integrare parte del costo del biglietto. Crediamo fortemente nel fatto che la partecipazione all’evento sia importante per i bambini, sarà un’esperienza che sicuramente porteranno nel cuore. È giusto e doveroso incentivare queste opportunità che coinvolgono i cittadini di domani».
«L’opera classica ci ha sempre appassionato e, di conseguenza, le storie messe in scena dai grandi compositori del passato. La fiaba di Turandot di Carlo Gozzi ha colpito entrambi per l’ambientazione esotica e lo sviluppo della trama», dichiarano Fusaro e Corradini. «Nella nostra idea compositiva», spiegano, «c’era fin da subito la volontà di tenere i tratti fondamentali del soggetto ma, al tempo stesso, di personalizzarlo con elementi scenici e di dialogo scritti ex novo che possano sorprendere il pubblico e tenerlo sempre coinvolto nel seguirne attivamente l’evoluzione. Abbiamo prestato molta attenzione alla società di oggi, a come il concetto di “talent” sia entrato a far parte delle nostre vite in campo artistico ma anche sentimentale, oltre a caratterizzare i personaggi con situazioni sociali personali».