Economia

Logistica, accordo tra cinque Regioni

«Questo Protocollo non è solo uno strumento strategico ma definisce anche una modalità di lavoro, basata sulla sinergia e la collaborazione. L’esperienza fin qui elaborata dal Veneto delinea oggi un percorso di sviluppo specifico per tutto il Nord Est, che guarda al territorio nel suo insieme, integrato nelle reti energetiche, digitali e infrastrutturali. Oggi possiamo e dobbiamo abbandonare definitivamente l’idea della logistica come ambito isolato o riferito solo alla dimensione della mobilità e delle infrastrutture, cominciando piuttosto ad allargare lo sguardo, sfruttando le potenzialità economico-produttive e sociali e dando concretezza ad uno strumento che definisce un futuro presente e integrato nella quotidianità».

Con queste parole la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, ha commentato la sottoscrizione del protocollo d’intesa “Stati generali della logistica del Nord-Est”, avvenuta nella mattinata di ieri al polo fieristico di Verona, dove si sta svolgendo “Let Expo-Logistic Eco Transport”.

Il documento è stato sottoscritto dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini; dai presidenti di Veneto (Luca Zaia), Friuli-Venezia Giulia (Massimiliano Fedriga), Emilia-Romagna (Stefano Bonaccini); e, per il Trentino-Alto Adige, dal vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreider. Il “governatore” della Lombardia, Attilio Fontana, era invece collegato da remoto.

Il Protocollo prevede la costituzione di un Tavolo tecnico interregionale per la definizione condivisa di una piattaforma logistica del Nord-Est, con particolare attenzione alle funzioni dei porti, degli interporti, del sistema aeroportuale, del sistema delle Infrastrutture, all’interscambio modale strada-ferro-acqua e alla pianificazione territoriale degli insediamenti destinati alla logistica. E’ previsto, inoltre, un impegno reciproco a definire una modalità di lavoro basata sulla sinergia e la collaborazione.

«Guardando al Veneto – prosegue De Berti – uno degli strumenti attuativi del Piano regionale dei Trasporti (Prt) approvato nel 2020 è lo ‘Strumento ricognitivo sullo stato di fatto e il fabbisogno della logistica’, che ha come obiettivo principale quello di analizzare lo stato di fatto e definire i fabbisogni della logistica della Regione, immaginato proprio in un’ottica di coinvolgimento attivo di enti, organismi, associazioni e portatori di interesse” – precisa la Vicepresidente – “Tra i temi al centro del Piano, ci sono quelli della valorizzazione dei nodi chiave di Verona, Padova, Venezia, Rovigo, attraverso la loro adeguata integrazione nei corridoi nazionali ed europei e nelle rotte internazionali marittime e aeree, quello dell’integrazione tra il tessuto produttivo e logistico regionale e i principali nodi logistici sulle reti Ten-T, quello della mappatura delle piattaforme logistiche regionali per porre le basi per un ulteriore sviluppo del settore e quello del processo di rinnovo del parco veicolare e della diffusione dei combustibili alternativi (mobilità elettrica, Idrogeno, LNG ecc.) per favorire la transizione ecologica e ridurre le emissioni, anche considerata la specificità al riguardo, del bacino padano cui il Veneto appartiene».

«Competitività e sviluppo si giocano sempre più su macro aree e oltre il singolo contesto locale: la dimensione regionale rappresenta oramai il riferimento minimo, ma non certo più sufficiente, attraverso cui affrontare il tema della logistica, che necessita di uno sguardo ampio e competenze che sappiano confrontarsi sempre più con un ambito europeo e globale. Il Nord Est può e deve fare da traino e sono convinta che questo Protocollo rappresenti davvero un discrimine nel futuro della logistica, in relazione a trasporti, infrastrutture e sistema economico», conclude la vicepresidente.

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