Legnago Salus, col Mestre serve una pronta riscossa per non smettere di sognare

E’ un Legnago Salus tutt’altro al suo picco di felicità, quello che domenica farà visita al Mestre. I biancazzurri, infatti, sono reduci dall’aver collezionato un solo punto nelle ultime due partite, non essendo andati oltre il pari casalingo con il Dolomiti Bellunesi, settimana scorsa, dopo essere incappati nella prima sconfitta in oltre tre mesi nel turno precedente in Alto Adige contro la Virtus Bolzano.
Un rallentamento di marcia pericoloso, specie perché nel frattempo la più immediata inseguitrice, l’Union Clodiense, ha sempre vinto, portandosi a soli due punti di distacco dai ragazzi di mister Massimo Donati, ma con una partita da recuperare contro il Villafranca penultimo in classifica. Insomma, il Legnago rischia seriamente di ritrovarsi non più padrone del proprio destino, almeno momentaneamente.
Ma il campionato di Serie D è ancora lungo, e il girone C particolarmente equilibrato, quindi nessuno sentenza può dirsi scritta. Certo, capitan Rocco e compagni dovranno rimettersi immediatamente in carreggiata, già dall’impegno di dopodomani, contro una squadra che, a parte la sconfitta di due settimane fa in casa con l’Este, viene da un periodo particolarmente buono, avendo anche vinto a Bolzano.
All’andata, al “Mario Sandrini”, i biancazzurri si imposero faticando non poco, trovando la rete della vittoria solo in pienissimo recupero, grazie all’exploit di uno dei suoi “ragazzini”, l’attaccante Thomas Rodella.
Si trattò di un successo importante, perché era la prima vittoria casalinga dopo quasi due mesi, e perché arrivò contro una squadra che aveva appena battuto per 7-1 quella che a inizio stagione era una delle favorite per la vittoria finale del campionato, il Cjarlins Muzane.
Un girone dopo, sono successe tante cose, il Legnago da lì prese il valo, scalando posizioni fino ad arrivare in vetta alla classifica, e adesso dovrà lottare con le unghie e con i denti per conservare ciò che fin qui si è ampiamente meritato.
Per riprendere la corsa e non smettere di sognare, domenica Donati potrebbe tornare allo schieramento che ha permesso alla sua squadra di macinare vittorie e punti, ossia un 4-2-3-1 “puro” rispetto alle ultime uscite quando, anche per le caratteristiche di Viero – divenuto titolare da qualche settimana – Van Ransbeeck ha fatto più la mezzala destra che il trequartista, con una linea offensiva a tre, proposta sia a tridente, sia con due punte vicine e Zanetti alle loro spalle.
Altra modifica, per aggiungere spinta sulle fasce, potrebbe essere quella di un ritorno alla titolarità di Mazzali come terzino sinistro, a completare una linea difensiva, davanti al portiere Di Stasio, con Martino Travaglini sulla fascia opposta e l’accoppiata Gasparetto-Noce al centro.
In mediana, scalpita per tornare nell’undici iniziale Casarotti; Viero, però, sta dimostrando di meritare il posto, e quindi le scelte si fanno difficili, anche perché Baradji è intoccabile, e idem Van Ransbeeck.
A sorpresa, Donati potrebbe riavanzare il belga ma non in posizione centrale, bensì sul centrodestra per giocare a piede invertito, utilizzando proprio Viero da trequartista puro, con Gatto a completare il terzetto alle spalle di Rocco.
Altra ipotesi, la conferma del centrocampo a tre, con Casarotti-Viero-Baradji e Van Ransbeeck dietro un attacco a due formato da Rocco e Gatto.