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Chiara Galiazzo regala al pubblico legnaghese un concerto intenso e raffinato

Da un’artista dotata di un talento cristallino come il suo era lecito aspettarsi una performance canora di altissimo livello, ma l’esibizione andata in scena ieri sera a Legnago con protagonista Chiara Galiazzo ha lasciato il numeroso pubblico che ha gremito il giardino del Centro archeologico letteralmente senza fiato.

Che fosse un’interprete sopraffina era cosa nota a tutti ma, nel corso del concerto acustico organizzato nell’ambito della rassegna “Estate al Fioroni 2023″, la vincitrice della quinta edizione del talent show “X-Factor” ha dato prova di possedere un’energia, una sensibilità artistica, una simpatia e un’umiltà fuori dal comune e, per certi versi, sorprendenti, ammaliando i presenti con la voce e conquistandoli con una spontaneità genuina e una buona dose di ironia.

La scelta di aprire il live con una versione raffinatissima di “Teardrop” – un brano trip-hop pubblicato nel 1998 dai Massive Attack dalle sonorità suadenti, che evoca immagini di stampo quasi onirico – denota la volontà di dare vita ad una scaletta che punta a creare una connessione emotiva con i partecipanti all’evento.

Chiara Galiazzo ha proposto i suoi successi più noti – “Due respiri”, “Il futuro che sarà”, “Mille passi”, “Straordinario” – e alcune cover che ben si amalgamano con il proprio repertorio, come ad esempio “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino, “Destinazione paradiso” di Gianluca Grignani” e “Over the rainbow” (resa celebre da Judy Garland nel film “Il mago di Oz”).

Particolarmente intensa è stata l’esecuzione di “L’ultima canzone del mondo” (composta prima dello scoppio della pandemia di Covid-19) e “Nessun posto è casa mia” (singolo che ha fatto da apripista all’album dal titolo omonimo, prodotto da Mauro Pagani, e che è stato portato in gara alla 67esima edizione del Festival di Sanremo).

Al termine dello spettacolo gli spettatori le hanno tributato un lungo e sentito applauso incitandola a tornare sul palco, richiesta che l’artista patavina ha accolto con entusiasmo, regalando un bis di “Straordinario”.

«È molto bello essere qui, il parco del Centro ambientale archeologico è una magnifica location. Quest’estate sto portando in giro per l’Italia le mie canzoni degli ultimi dieci anni», ha affermato Chiara Galiazzo all’inizio del suo concerto.

«Vi voglio fare una foto, perché questa sera (ieri, nda) abbiamo superato ogni tipo di aspettativa», aveva dichiarato qualche minuto prima, rivolgendosi alla piccola folla radunatasi nel cortile del museo legnaghese, il direttore della Fondazione Culturale Fioroni Federico Melotto, certificando il successo riscosso dall’iniziativa.

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