Legnago Salus, con il Renateè d’obbligo tornare a vincere
E’ già tempo di una nuova sfida, per il Legnago Salus, dopo il pareggio conseguito mercoledì a Trento, dove i biancazzurri non sono riusciti ad andare oltre l’1-1, nonostante l’iniziale vantaggio, le tante occasioni avute e la superiorità numerica per tutto il secondo tempo.
Ma per i ragazzi di mister Donati è già tempo di guardare avanti, dato che domenica in riva al Bussè arriverà il Renate. I brianzoli, che al “Mario Sandrini” hanno già giocato due stagioni fa (finì con un gol per parte), hanno il doppio dei punti rispetto a Legnago, otto contro quattro, a fronte di uno score di reti segnate pari alla metà, tre contro sei.
Segno di un cinismo che spesso, invece, è il punto debole di capitan Rocco e compagni, che anche l’altra sera al “Briamasco” non sono stati abbastanza cattivi nei pressi dell’area di rigore avversaria. Una tendenza da invertire, anche per ritrovare l’entusiasmo di inizio stagione, tra amichevoli ben giocate contro squadre di categoria superiore (leggi Palermo) e lo scintillante esordio in campionato, con un Arziagnano Valchiampo spazzato via da un poker che poteva essere anche più ampio, per rimanere in tema di gol sprecati.
Per affrontare al meglio le “pantere”, che il tecnico Pavanel schiera abitualmente con il 4-3-3, mister Donati dovrebbe affidarsi nuovamente al 3-4-1-2, momentaneamente accantonato contro la Virtus Verona, e riproposto a Trento, dove la squadra ha dimostrato di trovarsi più a suo agio con questo “abito”, non a caso lo stesso del debutto e della bella prestazione di Padova.
Davanti al portiere Fortin, è probabile che venga schierato l’abituale terzetto Pelagatti-Martic-Noce anche se, vista la serie di partite ravvicinate, e qualche sbavatura, non è da scartare a priori che l’allenatore biancazzurro faccia un minimo di turnover.
Potrebbe toccare a Pelagatti, far posto a uno tra Motoc e Zanandrea, con Noce spostato sul centrodestra qualora giocasse l’ex dell’Avellino formatosi nelle giovanili della Juventus.
In mediana, confermatissimi gli esterni Muteba e Mazzali, autori di un’ottima prova – specialmente il primo – a Trento, qualche dubbio in più c’è per la coppia centrale. Ancora acciaccato Baradji, mercoledì a far coppia con Viero c’era Diaby, sostituito poi in corsa da Casarotti, titolare nelle uscite precedenti.
La mossa a sorpresa, potrebbe essere l’arretramento di Van Ransbeeck, affiancato da uno tra Casarotti e Diaby, così da non rinunciare né alle geometrie del belga, né al genio di Elia Giani, grande protagonista in quel di Trento.
Qualche dubbio anche in attacco: dovrebbe ritrovare una maglia da titolare Svidercoschi, al momento dimostratosi il più in palla tra i centravanti, mentre potrebbe tirare un po’ il fiato Rocco, con Buric al fianco dell’ex Dolomiti Bellunesi.
Altra ipotesi, sempre per far convivere Van Ransbeeck e Giani, è la riproposizione del belga come trequartista, e l’avanzamento al ruolo di seconda punta dell’ex Pisa.