Legnago Salus, eccoti un’altra big; è “derby veneto” con il Vicenza
E’ tempo di “derby veneto” per il Legnago Salus, che domani al “Mario Sandrini” (fischio d’inizio programmato per le 14) attende il Vicenza. I biancorossi, nonostante un inizio di stagione non esattamente in linea con le aspettative della piazza e degli addetti ai lavori, rimangono comunque una delle “corazzate” di tutta la Serie C, e del girone A in particolare, potendo schierare giocatori dal curriculum importante anche nelle categorie superiori, e guidati da un tecnico – Aimo Diana – che nella scorsa stagione ha vinto il girone B con la Reggiana (e l’anno prima è arrivato secondo con un bottino di ben 86 punti, cinque in più di quelli che gli sono bastati la stagione successiva per centrare la promozione diretta).
La compagine berica, che può contare tra le sue file anche due ex legnaghesi come il terzino destro Filippo De Col e l’attaccante Alex Rolfini, è in serie positiva, con tre vittorie negli ultimi turni, arrivate dopo l’1-1 casalingo nello scontro diretto con il Padova, che ha segnato al contempo la chiusura di un momento decisamente “no”, e l’inizio della ripartenza. Prima dello scontro con i biancoscudati, infatti, il Vicenza aveva fatto un punto in quattro partite, perdendo male a Fiorenzuola.
Un 3-1 che ha fatto rumore, e che fa specie se paragonato al poker che invece il Legnago è andato a realizzare al velodromo “Attilio Pavesi”.
A dimostrazione, ce ne fosse stato bisogno, che il calcio non è una scienza esatta, che i “nomi” non fanno sempre e per forza una squadra forte, e che comunque tutte le partite iniziano dallo 0-0.
Banalità, forse, ma che ogni tanto fa bene tenere a mente. Specie se si è una squadra che ha come obiettivo la salvezza, come nel caso del Legnago Salus, e ci si accinge ad affrontare un’avversaria costruita per vincere il campionato.
I ragazzi di mister Massimo Donati arrivano a questa sfida dopo due pareggi che sono stati un toccasana, fermando la scia negativa di qualche settimana fa, e ridando fiducia alla compagine del Bussè.
Anche perché, i due pari sono arrivati in condizioni particolari, con una formazione particolarmente rimaneggiata, specie a Lumezzane, dove oltre agli infortunati mancavano anche Giani e Van Ransbeeck per squalifica.
Stop disciplinare in cui, nel frattempo, è incappato Federico Viero, che proprio a Lumezzane si è visto comminare dall’arbitro un rosso diretto per fallo di reazione, e dovrà saltare ben tre gare.
Ma, fortunatamente, a centrocampo Donati è ancora abbastanza coperto, nonostante sia ancora indisponibile Moussa Baradji, che fa parte di un’infermeria sempre abbastanza affollata, dalle quale potrebbe forse uscire almeno un attaccante tra Buric e Mbakogu.
Davanti al portiere Fortin, nella formazione di domani, dovrebbero esserci gli stessi tre giocatori dell’ultimo turno, ossia Sbampato, Motoc e Noce, anche perché Zanandrea, che in Valtrompia è stato schierato come quinto a sinistra, è uscito acciaccato dopo dieci minuti, e la sua presenza è altamente improbabile.
A centrocampo, stante l’assenza di Viero, a far coppia con Diaby in mezzo potrebbero esserci Casarotti o, in una versione più offensiva, uno tra Van Ransbeeck e Franzolini, mentre per quanto riguarda gli esterni, a destra dovrebbe tornare Muteba (anche se Martino Travaglini, alla prima da titolare in Serie C, non ha sfigurato, sabato scorso), mentre a sinistra è ballottaggio aperto tra Mazzali e Ruggeri.
Sul fronte offensivo, ovviamente si andrà a cascata in base alle scelte in mediana; se Donati dovesse affidare la regia a Van Ransbeeck, allora ecco che da trequartista potrebbe giocare Giani, a supporto di due punte “vere”, ossia Rocco e uno tra Svidercoschi e Tabué.
Se, invece, Van Ransbeeck giocasse da “dieci”, o in quel ruolo venisse confermato Franzolini, allora Giani giocherebbe più avanzato, accanto al capitano.