Sociale

Una serata in memoria di Chiara Ugolini per dire “stop” alla violenza di genere

Domani, alle 20.30, al Centro ambientale archeologico di Legnago si terrà l’incontro “Contrastare la violenza di genere. In memoria di Chiara Ugolini”, organizzato dalla commissione Pari opportunità comunale.

Interverranno Silvia Ronca, psicologa del Centro antiviolenza “Legnago Donna”, Luigi Di Puorto, comandante della Compagnia Carabinieri di Legnago e il “Gruppo Formazione Chiara”, costituitosi dopo il femminicidio di Chiara Ugolini, la ragazza 27enne di Calmasino uccisa nel 2021 dal suo vicino di casa dopo un tentato stupro. Gli amici della giovane hanno voluto trasformare il loro dolore in una missione, vale a dire quella di far prendere coscienza ai ragazzi del problema della violenza di genere mediante percorsi educativi dedicati. L’evento sarà moderato dalla conduttrice televisiva Paola Reani.

Nell’occasione saranno esposte delle copie d’autore del pittore Roberto Vergara; soggetti femminili diversi, ma accomunati dal tratto forte e deciso e da colori vivi e pulsanti, un omaggio a tutte quelle donne che, con carattere e convinzione, portano avanti ogni giorno i propri ideali.

«Abbiamo appreso tutti la drammatica notizia della morte di Giulia Cecchettin, la ragazza 22enne di Vigonovo, nel Padovano, scomparsa dopo quello che doveva essere l’ultimo incontro con il suo ex-fidanzato», affermano i membri della commissione Pari opportunità di Legnago, «Una vicenda che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo e che, purtroppo, ha avuto un tragico epilogo. Un dramma forse annunciato o che poteva essere evitato, visti i segnali di aggressività e instabilità già manifestati dall’ex-partner. Giulia è la 108esima vittima dell’inizio dell’anno, stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le donne senza tregua e davanti la quale non possiamo più rimanere inermi».

«Da tempo», ricordano, «promuoviamo attività di prevenzione e sensibilizzazione, insieme alle associazioni e ai centri antiviolenza che offrono supporto alle vittime di abusi fisici e psicologici, ma questo non basta. Non basta più l’impegno degli addetti ai lavori e delle istituzioni, serve la consapevolezza di tutti, uomini e donne, che esiste un problema grave e che deve essere affrontato quanto prima con tutti i mezzi possibili. Per questo motivo lanciamo un appello affinché nelle famiglie, nelle scuole, nel lavoro e in tutti i centri di aggregazione sociale venga favorita una cultura del rispetto, della parità e della non violenza e qualora si verifichino fatti contrari si intervenga subito severamente».

«Non ignoriamo i segnali, le parole e i gesti che possono nascondere cattive intenzioni, impariamo a riconoscerli e a prestare la massima attenzione. Non possiamo più permettere che una sola donna venga ancora offesa od oltraggiata, picchiata o violentata, torturata o uccisa. Ringraziamo tutte le persone che hanno supportato l’iniziativa dedicata a Chiara Ugolini e che credono fermamente che un cambiamento radicale debba esserci, uniti con unico obiettivo: quello di contrastare la violenza di genere», concludono.

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