Legnago Salus, scontro diretto col Trento: bisogna vincere!
E’ ancora in cerca della prima vittoria del 2024, il Legnago Salus di Massimo Donati, reduce da tre pareggi consecutivi, che hanno permesso ai biancazzurri di mantenere il ritmo punti del girone d’andata, quando al rotondo successo nel debutto contro l’Arzignano, seguirono due ko con Padova e Virtus Verona.
Stavolta, contro i berici non è andata altrettanto bene, ma negli altri due match il miglioramento è stato sicuramente importante, specie nel “Derby scaligero”, considerando che al “Mario Sandrini”, qualche mese fa, finì per 4-1 in favore dei rossoblù di Borgo Venezia, bloccati sull’1-1 al “Gavagnin-Nocini”, dove sono stati gli ospiti ad avere maggiori possibilità di portare a casa la posta piena.
Un bottino che andrebbe conseguito dopodomani, quando in riva al Bussè si presenterà il Trento, per uno scontro che più diretto non si può, visto che le due squadre sono separate da un solo punto in classifica. La compagine trentina arriva da un periodo non facile, con un solo punto conquistato nelle ultime quattro giornate, grazie al pareggio interno contro il Novara (1-1, agguantato solo nel finale) nell’ultimo turno, dopo tre sconfitte consecutive, tutte per 1-0, due delle quali sono state fatali all’allenatore Bruno Tedino.
L’allenatore trevigiano, protagonista dell’iniziale “miracolo Pordenone”, è esonerato dopo il ko interno con la Triestina e sostituito dal tecnico della Primavera, lo spagnolo Joan Moll, passato anche dal Settore giovanile del Barcellona.
I gialloblù venivano da una fine 2023 non certo felice, con diverse sconfitte, anche contro squadre sulla carta “abbordabili”, inframezzate però da un paio di successi da “ammazzagrandi”, infliggendo l’unica sconfitta interna finora subita dalla capolista Mantova (0-1), per non parlare del poker rifilato al Vicenza al “Briamasco” (4-1).
Una squadra, dunque, piuttosto imprevedibile, capace di alti importanti e di altrettanti bassi clamorosi, da non prendere dunque sottogamba, o dare per scontata, come visto anche all’andata, dove il Legnago Salus avrebbe meritato ben oltre che spartire la posta coi rivali, che rimasti in dieci trovarono un provvidenziale rigore, per pareggiare la rete con cui Martic aveva cambiato già dalle prime battute l’inerzia del match, che un po’ di imprecisione sottoporta e qualche prodezza del portiere avversario hanno impedito ai ragazzi del Bussè di chiudere.
Contro il Trento, mister Donati dovrà rinunciare nuovamente a Moussa Baradji, costretto a dare forfait alla vigilia del derby con la Virtus, e fermo nuovamente ai box in una stagione che, per lui, sembra davvero stregata.
Fortunatamente, le alternative a centrocampo non mancano, a maggior ragione con il rientro dalla squalifica di Diaby, espulso contro il Padova.
Da capire, chi ci sarà al suo fianco nella cerniera in mediana, con tre giocatori per una maglia, visto che di fianco al “Diablo” ivoriano possono ambire a giocare Viero, Franzolini o Motoc.
Toccasse a quest’ultimo, tornerebbe Mario Noce a completare la triade difensiva con Pelagatti e Martic, davanti al portiere Fortin.
Sulle fasce, pare scontata la riconferma di Zanetti a destra e Boci a sinistra, mentre il fronte offensivo pare più contendibile.
Considerando che Donati vede Giani come seconda punta, il ruolo di trequartista sarà appannaggio di uno tra Van Ransbeeck e il già citato Franzolini, mentre la coppia d’attacco dovrebbe contare sul pressoché irrinunciabile capitan Rocco, e con lo stesso Giani che potrebbe riprendersi il posto da titolare ultimamente diventato proprietà di Buric.