E’ un Legnago Salus che cerca la quarta vittoria consecutiva, quello che tra circa un paio d’ore scenderà in campo tra le mura amiche per affrontare il Fiorenzuola. Un poker di successi che, se si concretizzasse, porterebbe i biancazzurri a 40 punti, che significherebbero momentaneo settimo posto in classifica (con annesso sorpasso ai “cugini” della Virtus Verona) e nuovo record societario di punti in Serie C in una stagione (già a metà febbraio), ad oggi rappresentati dai 38 conquistati nella primissima stagione tra i professionisti.
Ma, giustamente, nella conferenza stampa pre-match mister Massimo Donati ha voluto tenere tutti con i piedi per terra, evidenziando come, altri tre punti, avvicinerebbero ancora di più la sua squadra a quello che è l’obiettivo stagionale, ossia la salvezza, da ottenere possibilmente senza passare dalla Caienna dei play-out.
Il tecnico, altrettanto comprensibilmente, ha voluto rimarcare il buon momento degli avversari odierni che, sì, rimangono ancora impelagati nelle parti più scottanti della classifica del girone A, ma avendo messo una certa distanza dall’ultimo posto, e recuperando terreno rispetto a chi sta loro davanti.
Merito, evidentemente, della “cura Tabbiani”; il ritorno dell’allenatore che aveva lasciato le rive dell’Arda per Catania, dopo quattro ottime stagioni al timone dei rossoneri, ha fatto svoltare la compagine che annovera tra le sue file anche un paio di ex legnaghesi come l’attaccante Thomas Alberti (assente, però, per squalifica) e, soprattutto, il difensore centrale Andrea Bondioli, per tre anni all’ombra del Torrione, vestendo anche i gradi di capitano.
Dopo la sconfitta all’esordio contro il Renate, nella prima giornata del girone di ritorno, Tabbiani ha infatti inanellato sei risultati utili consecutivi, collezionando 12 punti (quindi, quasi la metà dei 26 messi insieme complessivamente dal club delle tre rose, con il suo predecessore, Francesco Turrini, che ne ha fatti 14 in tutto un girone, e che nelle prime sette giornate ne aveva fatti 6, ossia la metà esatta) frutto di tre vittorie (tutte esterne, sui campi di AlbinoLeffe, Trento, e Pergolettese, nell’ultimo turno) e tre pareggi (arrivati sempre al velodromo “Attilio Pavesi”, con Pro Sesto, Lumezzane e Pro Vercelli).
Una sfida, dunque, da prendere assolutamente con le pinze, non lasciando nulla al caso e cercando addirittura un surplus di concentrazione e forza mentale, oltre che fisica e tecnico-tattica. Da questo punto di vista, non è stato certo un bene quanto successo a Gorgonzola dove, tra il nervosismo durante l’incontro e, soprattutto, il parapiglia dopo il fischio finale, ha portato alle squalifiche di Boci e di Martic, oltre che di mister Donati, che sarà dunque sostituito dal suo vice Andrea Faccioli alla tolda di comando, soffrendo dalle tribune del “Sandrini”.
L’assenza forza di Martic e il contemporaneo rientro a centrocampo di Moussa Baradji, permetteranno il riarretramento di Motoc dalla mediana alla linea difensiva; toccherà molto probabilmente al giovane moldavo, infatti, sostituire l’austriaco di origini slave al centro del terzetto a protezione del portiere Fortin, con Noce, Sbampato e Zanandrea a giocarsi le altre due maglie.
Sulle fasce, difficile pensare a una soluzione diversa da quella che preveda Muteba a destra e Zanetti sulla corsia opposta, mentre in mezzo giocherà uno tra Van Ransbeeck e Viero al fianco di Diaby.
Il belga, peraltro, è candidato anche alla maglia da trequartista, se Donati deciderà di tornare al 3-4-1-2, con il tandem composto da Svidercoschi e Rocco a completare la formazione.
Il capitano e il centravanti di scuola laziale, comunque, paiono destinati ugualmente all’undici titolare, anche se l’assetto fosse quelle visto ultimamente, con due giocatori in appoggio a un’unica punta centrale.
In questo caso, il numero 10 si allargherebbe a sinistra, con a destra uno tra Sambou e Giani, comunque ipotizzabile anche in ballottaggio con KVR nell’altro assetto, qualora Donati optasse per un approccio più offensivo.
