Legnago, posata la prima pietra della scuola “Cavalcaselle”

Nella mattinata di sabato 6 aprile, a Legnago – più precisamente nel quartiere di Porto, in via Sicilia 11 – si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola secondaria di primo grado “G.B. Cavalcaselle”.
Oltre al sindaco Graziano Lorenzetti, al vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Roberto Danieli e agli altri membri della Giunta legnaghese, erano presenti il presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Legnago, Luigi Di Puorto, il dirigente scolastico dell’Ic2 Legnago, Lauro Molinaroli e l’architetto Alfonso Femia, progettista e direttore lavori, uno dei più importanti professionisti italiani del settore.
Il progetto, costato 6 milioni di euro (di cui circa 3 milioni finanziati attraverso il Pnrr), dopo una prima fase di demolizione prevista dall’appalto e durata tre mesi, come spiegato dall’ingegner Giacomo Masiero, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Legnago, verrà completato entro un anno con la realizzazione di un nuovo fabbricato, dove verranno spostate le attività scolastiche della scuola esistente. Successivamente, in base alle disponibilità economiche, si valuteranno i tempi per procedere con la demolizione del secondo edificio e la conseguente costruzione di una struttura parallela dove verranno trasferite le attività scolastiche di via Scarsellini.
«Questa scuola dal punto di vista architettonico è un fiore all’occhiello per Legnago, per la qualità progettuale», dichiara Danieli, «Sono stati mesi difficili, perché la demolizione ha messo a dura prova chi, nell’edificio confinante, doveva garantire la prosecuzione delle lezioni. Ringrazio quindi gli studenti, i genitori e chi lavora nella scuola tutti i giorni. Non potevamo fare altrimenti perché avevamo scadenze da rispettare per la gara d’appalto e per l’ottenimento del finanziamento del Pnrr».
Il vicesindaco ha ricordato la studentessa quattordicenne Laura Agnora, rimasta vittima di un incendio avvenuto al “Cavalcaselle” il 20 marzo del 2001, sottolineando l’importanza della sicurezza negli edifici scolastici: «Un pensiero ai genitori e a Laura, tragedie che non dovrebbero mai accadere. Quello che abbiamo voluto, come Amministrazione, è stato investire affinché i nostri figli possano studiare in un luogo sicuro».
«È importante ridare centralità all’importanza della scuola», spiega l’architetto Femia. «In Italia abbiamo 44mila scuole e se ne stanno progettando solo 200», osserva, «Le scuole sono distribuite per indice demografico e quindi hanno un impatto sociale. La scuola non deve essere solo un intervento edilizio, funzionale ed estetico, ma lo spazio laico per eccellenza della città contemporanea. Per questo il nuovo edificio avrà una corte semichiusa, chiusa verso la strada e aperta verso il paesaggio, circondata da alberi, che permetterà di creare uno spazio di relazione dove i ragazzi, i docenti e i genitori si possono trovare, facendolo diventare un luogo di destinazione della città, uscendo dalla logica che la scuola deve essere solo lo spazio della lezione».