Trasporto pubblico locale, ecco le nuove tariffe e agevolazioni
Nel pomeriggio di ieri, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, sono stati presentati le agevolazioni e l’adeguamento tariffario previsti per il trasporto pubblico locale. L’evento ha visto la presenza del presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini, del consigliere provinciale con delega ai Trasporti, Zeno Falzi, del presidente di Atv, Massimo Bettarello e, per quanto concerne il Comune di Verona, dell’assessore alla Mobilità, Tommaso Ferrari e dell’assessore al Bilancio, Michele Bertucco.
La Provincia di Verona, Ente di governo del Trasporto pubblico locale, su richiesta di Atv avanzata lo scorso febbraio e con parere favorevole del Comitato di indirizzo formato dalla stessa Provincia e dai Comuni di Legnago e Verona, ha approvato l’adeguamento tariffario per il servizio urbano ed extraurbano e alcune nuove agevolazioni.
La decisione segue l’istanza presentata dall’Azienda Trasporti Verona che, a fronte dell’aumento dei costi di gestione, in particolare per i carburanti, e dei mancati introiti nel periodo di emergenza Covid, aveva palesato all’Ente di governo la necessità di un incremento delle tariffe dei biglietti così come già avvenuto in altre province venete. Prezzi che, nel veronese, erano fermi dal 2012 per l’urbano e dal 2011 per l’extraurbano.
Ad essere adeguati saranno, ad esempio, il biglietto ordinario, da 1,3 a 1,5 euro sia per l’urbano che per l’extraurbano e quello giornaliero urbano, che passerà da 4 a 5 euro. La delibera con gli adeguamenti non prevede alcuna modifica per le tariffe degli abbonamenti, tema su cui è stato avviato un confronto tra Ente di governo e Atv.
Infine, su proposta del Comune di Verona e con lo stanziamento di 300mila euro da parte dello stesso Comune, sono state previste diverse agevolazioni sperimentali per chi si muoverà in città. I titoli di viaggio introdotti ex novo sono il biglietto urbano gruppi e il biglietto a fasce orarie, che verranno venduti solo tramite App e biglietterie aziendali. Il biglietto urbano gruppi consentirà a un gruppo di quattro persone (composto da un adulto e tre minori di 14 anni, o da due adulti e due minori di 14 anni, oppure da quattro adulti over 70) di viaggiare insieme per un viaggio di andata e ritorno, con validità di 90 minuti ciascuno, con 8 euro a fronte di un onere a carico del Comune pari a 2 euro. Invece il biglietto a fasce orarie, sempre della durata di 90 minuti, darà la possibilità di viaggiare sulla rete urbana dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 al costo di un euro, con un onere a carico del Comune pari a 0,30 euro.
Per quanto riguarda i titoli di viaggio già presenti, il fondo stanziato dal Comune permetterà di calmierare il prezzo del carnet da 10 corse, che costerà all’utente 12,5 euro (anziché 13,5) con un onere a carico del Comune di 1 euro. Inoltre, il biglietto giornaliero urbano al prezzo di 5 euro potrà essere utilizzato da un adulto e da un minore di 14 anni che viaggiano insieme. Gli adeguamenti tariffari e le agevolazioni saranno operativi da venerdì 14 luglio.
«Abbiamo escluso dagli adeguamenti gli abbonamenti, volendo così tutelare in particolare famiglie e studenti che accedono, per necessità quotidiana o quasi, al trasporto pubblico locale», spiega il presidente Pasini, «Per le altre tariffe, abbiamo analizzato la richiesta avanzata da Atv e c’erano tutte le condizioni di legge per accoglierla, come l’inflazione e l’incremento dei fattori produttivi dovuto, ad esempio, all’aumento dei carburanti. Quella veronese è una delle ultime province venete ad adeguare le tariffe. Una scelta per nulla facile, ma che segue una normativa ben chiara, che prevede la sostenibilità economica per chi gestisce il servizio».
«La richiesta di adeguamento non è di oggi e abbiamo prorogato questa scelta fino a quando è stato possibile», gli fa eco il consigliere Falzi, «Inoltre, ricordo che la Provincia non è socia di Atv e quindi la nostra è una posizione neutra. È una decisione, presa comunque dopo tanti altri enti nella nostra regione, doverosa per garantire la continuità del servizio».
«L’ultima manovra tariffaria in questo bacino risale al 2012, dunque l’adeguamento è un passaggio necessario», rammenta il presidente Bettarello. «Da allora», aggiunge, «l’azienda si è accollata tutta l’inflazione, che è stata contenuta, tranne negli ultimi due anni quando è esplosa in doppia cifra. Inoltre stiamo investendo e investiremo, poiché è noto che il servizio pubblico per risultare appetibile richiede standard di qualità sempre maggiori».