Nuovo ospedale di Legnago, dalla Regione del Veneto altri 100 milioni

Nell’ambito della deliberazione regionale per il “Programma di investimento per le opere di edilizia sanitaria di interesse regionale”, Palazzo Balbi ha autorizzato gli investimenti per il nuovo ospedale di Legnago che necessita di un restyling complessivo per una sua maggiore funzionalità nonché per l’adeguamento sismico e antincendio, da realizzarsi in più fasi, per un costo complessivo stimato in 142 milioni di euro.
Già stanziata nel 2022 la quota fondi per la prima fase dei lavori, per un importo complessivo di circa 40milioni di euro, ora risulta ammesso al finanziamento dal Ministero della Salute anche il secondo stralcio degli interventi per 100 milioni di euro.
Sul tema, il sindaco Paolo Longhi dichiara: «Nella manovra di investimenti gestiti da Regione e Stato per le diciassette strutture sanitarie venete, il nuovo ospedale di Legnago ha un ruolo decisamente centrale, anche per la quantità di risorse destinate, maggiori rispetto alle altre realtà; di questo siamo grati al presidente Luca Zaia ed alla premier Giorgia Meloni. Siamo fiduciosi che il lavoro in atto per la riduzione delle liste d’attesa e per il reperimento di medici ed infermieri, anche con l’attivazione della “Casa della Comunità”, sarà efficace per il miglioramento dei servizi».
Queste, invece, le parole di Roberto Danieli, presidente del Consiglio Comunale e delegato in materia di Rapporti con l’ospedale e l’Azienda sanitaria: «Con l’inizio del 2025, è arrivata la splendida notizia da parte della Giunta regionale del Veneto del presidente Zaia relativamente al fatto che il secondo stralcio avrà seguito, visto l’arrivo del finanziamento dopo il precedente di 40 milioni, di altri 100 milioni di euro, sull’importo complessivo di 203 milioni di euro. Appare quindi evidente la volontà della Regione del Veneto di completare nel più breve tempo possibile la costruzione del nuovo ospedale della nostra città».
«Questa – aggiunge Danieli – di fatto rappresenta veramente una grande opportunità non solo per Legnago per tutto il territorio circostante; con la costruzione del nuovo ospedale ci sarà l’ottimizzazione delle superfici utili, il miglioramento dei flussi e quindi, di conseguenza, l’ottimizzazione dei percorsi, e tutta la progettazione è stata improntata ad una massima modularità e flessibilità ad uso», aggiunge l’ex vicesindaco. «Il nuovo complesso, quindi, si svilupperà su una superficie di 71.000 m² di cui 61.000 a destinazione di uso ospedaliero vero e proprio, e sarà di fatto progettato secondo quelle che sono gli ultimi dettami circa la progettazione di strutture sanitarie e, quindi, con una progettazione d’avanguardia e, chiaramente, con una massima resa dal punto di vista sia dell’efficienza sismica, sia delle dotazioni impiantistiche e, quindi, con una grande efficienza energetica. Del vecchio ospedale rimarrà solamente la parte di ingresso attuale, con le due ali concave da cui si entrerà nella nuova struttura che ospiterà 359 posti letto per la degenza, ai quali si aggiungeranno ulteriori 41 posti letto tecnici per la dialisi e per l’osservazione breve intensiva di Pronto soccorso.
«Oltre alla costruzione del nuovo ospedale – prosegue l’ex vicesindaco – ci saranno tutta una serie di opere complementari relative alla viabilità, con la costruzione di due rotonde, una su via Rovigo e l’altra su via Don Minzoni. Inoltre, si spera si dia seguito al progetto del sottopasso del passaggio livello, che già il sottoscritto aveva sbloccato in Regione con l’aiuto dell’assessore Elisa De Berti nel 2023. Tale progetto è stato inserito nella lista dei progetti infrastrutturali che RSI dovrebbe al più presto iniziare».
Il presidente dell’assemblea comunale legnaghese amplia quindi la sua analisi: «Appare evidente, quindi, che dopo la costruzione del nuovo ospedale, che dovrebbe iniziare nel 2026, ci sarà la possibilità di far lavorare i medici e gli operatori sanitari all’interno di una struttura all’avanguardia, che sicuramente consentirà anche di rendere più agevole anche il ricovero di chi dell’ospedale dovrà aver bisogno. È già sul tavolo della direttrice generale, l’obiettivo di costruire la squadra per il nuovo ospedale, e tutto partirà con la nomina di nuovi primari che già sta avvenendo, e con il miglioramento anche dell’annoso problema delle liste d’attesa e le soluzioni di nuovi medici per la Medicina generale. Sono molteplici gli obiettivi che il direttore generale ed il suo staff hanno sul tavolo di lavoro, ma la consapevolezza che il nostro ospedale avrà una funzione strategica è ormai un dato di fatto. Oltre al nuovo ospedale, sta partendo anche la realizzazione della nuova “Casa della Comunità”, che verrà realizzata entro il 2026 e contribuirà, con all’interno medici ed operatori sanitari 24 ore su 24, ad alleggerire l’attesa all’interno del nostro Pronto soccorso, che è uno dei punti più delicati di questo momento».
In conclusione: «Ringraziamento quindi dovuto al nostro presidente Zaia, e a tutta la Giunta regionale per la sensibilità dimostrata verso la nostra città, non solo per il nuovo ospedale, ma anche per tutto quello che in questi anni ha investito per la fornitura di nuovi macchinari che hanno fatto sì che i nostri reparti siano considerati un fiore all’ occhiello non solo del Veneto, ma di tutta Italia».