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Il consigliere regionale Montanariello (Pd) chiede alla Giunta di ripristinare il “Treno del Mare”

«Questo servizio era molto apprezzato da chi voleva raggiungere da un lato Chioggia e Sottomarina e, dall’altro, Rosolina e il Della del Po, rendendo per tante persone più comodo l’accesso ad una offerta turistica che comprendeva città d’arte, località balneari e luoghi preziosi dal punto di vista naturalistico. A distanza di quasi dieci anni dalla sua interruzione, la Giunta regionale intende ripristinare il “Treno del Mare”?». Il quesito viene posto – mediante un’interrogazione all’assessore ai Trasporti – dal consigliere regionale del Pd Veneto, Jonatan Montanariello.

L’esponente dem evidenzia che «per 16 anni, dal 1998 al 2014, il “Treno del Mare” ha reso possibile raggiungere le località balneari anche dalle province di Verona e Vicenza in treno, senza coincidenze. Nei fine settimana estivi, infatti, portava a Rosolina e Sottomarina una media di 500 persone, coprendo le tratte Schio-Vicenza-Padova-Rovigo-Chioggia e Cerea-Rovigo-Chioggia. Varie iniziative e offerte venivano messe in campo anche dai gestori di stabilimenti balneari e dagli albergatori, con sconti sui servizi di spiaggia e prezzi in convenzione sui soggiorni in hotel».

«L’ipotesi», viene ricordato nell’interrogazione, «di reintrodurre il servizio, con la possibilità aggiuntiva di viaggiare con biciclette al seguito, è stata ripresa negli anni scorsi anche dal presidente del Parco Delta del Po Veneto attraverso progetti Green finanziabili con il Recovery Fund». Oltre a ciò si sottolinea che “dalla Bassa veronese, la domenica, il mare non è raggiungibile nemmeno con i treni ordinari, dato che le corse festive della Verona-Rovigo sono state ridotte a quattro e sono tutte in pieno giorno: il servizio pubblico è stato finora coperto da un privato che con i suoi pullman garantisce la tratta Bovolone-Sottomarina».

«Il ritorno del “Treno del Mare” toglierebbe traffico su strada, alleggerendo le code che ogni estate si riscontrano sulle strade e andrebbe a recuperare un importante servizio ai cittadini che può solo far bene all’indotto economico delle località balneari», conclude Montanariello.

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