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Legnago Salus, un ruzzolone che potrebbe essere salutare

Perdere 4-0, prendendo tre gol nel primo tempo nel giro di sette minuti non è certo una grande iniezioni di fiducia. Eppure, per il Legnago Salus, potrebbe invece aver dato l’imput giusto per trovare il cambio di passo e rilanciare definitivamente il proprio campionato che, dopo una partenza tutt’altro che scoppiettante, si è attestato su un percorso di alti e bassi che rischia di essere pericoloso.

La giusta via, il tecnico biancazzurro Giovanni Colella, potrebbe averla intravista nella ripresa della gara di Meda (Mb) quando, al netto di un Renate magari non più a pieni giri dato il quadruplo vantaggio, la sua squadra si è fatta più propositiva e arrembante, meno confusionaria, capace di gestire la palla e tirarne fuori qualcosa di potenzialmente pericoloso.

Un fattore che potrebbe far tornare Colella sui suoi passi, dopo il passaggio dal 4-3-2-1 al 3-4-2-1. Il nuovo modulo, infatti, ha dimostrato di non prevenire l’alta perforabilità della sua squadra, se non in qualche occasione e, di contro, lo ha costretto a rinunciare alle mezzali “di palleggio”, impoverendo il tasso tecnico della squadra e la sua manovra.

A questo punto, due le possibili soluzione per ovviare a questo problema, e tornare a una mediana a tre (anche per non ritrovarsi sempre in inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo): Un ritorno al cosiddetto “albero di Natale”, o il passaggio al 3-5-2, qualora si volesse insistere sulla difesa a tre.

Difficile, per quanto fatto vedere finora, che Colella rinunci a giocare con il tridente – al di là delle effettive declinazione dello stesso – ed ecco quindi che pare più probabile un ritorno alle origini, visto anche il pieno recupero di due elementi molto adatti a questo “spartito”, come Laurenti e Calamai.

Qualora, invece, il tecnico trevigiano decidesse di puntare ancora sull’impalcatura attuale, l’unica variante potrebbe riguardare il fronte offensivo, passando dal “semitridente” all’attacco a due supportato da un trequartista, per avere comunque “piedi buoni” in campo senza sacrificare la parte dedicata alla copertura.

Si vedrà domenica, in casa con il Seregno, quali saranno le scelte; nel frattempo c’è da raccontare una trasferta dove – appunto – il Legnago le ha buscate, nonostante fosse partito bene e avesse sfiorato il vantaggio con Buric, giocandosela quantomeno alla pari nella prima mezz’ora.

Poi, il mezzo pasticcio di Gasparini, che interviene su un giocatore che stava trascinandosi il pallone oltre la linea di fondo, atterrandolo, con conseguente calcio di rigore e vantaggio per i padroni di casa.

A questo punto, la compagine veronese è vittima di uno dei suoi blackout e, nel giro di sette minuti, prende altri due gol, compreso quello dell’ex Chakir.

Andato al riposo sul 3-0, il Legnago è tornato in campo non certo pimpante, subendo anche la quarta rete. A quel punto, Colella ha effettuato quattro cambi in contemporanea, ridisegnando la squadra e ricevendone le indicazioni di cui si discuteva.

In particolare, si sono mossi con il piglio giusto Sgarbi e Giacobbe, con quest’ultimo che si è visto negare anche un rigore abbastanza netto e dimostrandosi uno dei trascinatori della compagine legnaghese.

Da domani lo staff tecnico sarà chiamato a rimettere subito in carreggiata la rosa, con Colella che potrebbe già iniziare a impostare la sua “controrivoluzione”.

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