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San Pietro di Morubio, siglato un patto di “Cittadinanza e territorio” per valorizzare l’area

Sino a qualche anno fa San Pietro di Morubio era uno dei distretti economici più rilevanti della Pianura veronese, ma con la crisi del 2008 la sua crescita – sia produttiva che demografica – si è drammaticamente interrotta, portando ad una decennale fase recessiva.

Per spezzare questo stallo, il Comune di San Pietro di Morubio, Ance Verona e l’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Verona si sono uniti per dare forma e sostanza a un patto di “Cittadinanza e territorio”, con l’obiettivo di rendere questi luoghi nuovamente attrattivi agli occhi di residenti e attività produttive. Un progetto di “governance” strategico, che si propone di valorizzare l’area comunale a partire da un nuovo piano di rilancio partecipativo in chiave sociale, urbanistica ed economica del territorio. Il patto è stato ufficialmente siglato, negli scorsi giorni, nella sala consiliare del Comune di San Pietro di Morubio.

Il documento è stato saottoscritto dal sindaco Corrado Vincenzi, da Carlo Trestini (presidente di Ance Verona), Matteo Faustini (presidente dell’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Verona) e Marco Casari (consigliere di Ance Verona, delegato della zona 2).

Il sodalizio sancisce l’avvio di un processo di pianificazione di medio lungo periodo che prevede il coinvolgimento attivo della politica, della comunità e degli stakeholders locali per far emergere esigenze e aspettative dei principali player del territorio, e attivare processi di recupero e rigenerazione urbana condivisi, a partire dal centro storico, sfruttando investimenti pubblici e privati, oltre che progetti di partenariato pubblico privato.

«Fare le cose da soli oramai non è più possibile, è invece indispensabile lavorare in rete», sottolinea il primo cittadino di San Pietro di Morubio, Corrado Vincenzi. «Quello che ci siamo posti», aggiunge, «è certamente un obiettivo ambizioso: ridisegnare il nostro centro storico, anzi se possibile, tutto il nostro territorio, ragionando in termini di attrattività. Ringrazio il presidente di Ance, Carlo Trestini e il Presidente dell’Ordine degli architetti Faustini, con i quali sottoscriviamo questo nuovo progetto che rappresenta una sfida anche per le aziende del territorio».

«Abbiamo colto subito l’invito del sindaco Vincenzi e lo ringraziamo. Si tratta di una nuova prospettiva sia per le associazioni quanto per gli ordini professionali. Un cambio di passo nell’affrontare lo sviluppo di un territorio, la sua economia e il benessere dei cittadini. Auspico che questo patto sia solo l’inizio, il capofila, che se ne possano realizzare altri nel territorio veronese. All’interno della nostra associazione abbiamo un patrimonio di conoscenze che ci permettono di studiare e analizzare i contesti fornendo appropriate soluzioni. È un dato di fatto che il novanta percento dei centri storici della provincia di Verona risultino degradati, più di una volta confrontandomi con i sindaci ho suggerito di cogliere l’occasione dei benefici che strumenti come il Superbonus 110% mettono a disposizione per la riqualificazione, la valorizzazione e la storicità degli edifici. E ciò può accadere facendo rete, proprio come dimostra questo patto di cittadinanza», spiega il presidente di Ance Verona, Carlo Trestini.

«Ringrazio il sindaco Vincenzi per aver stimolato questa iniziativa e dico che dovrebbe diventare una buona prassi per tutte le amministrazioni», gli fa eco il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Verona, Matteo Faustini. «Gli Ordini professionali e Ance», osserva, «hanno al loro interno professionalità consolidate capaci di trovare davvero soluzioni alternative per migliorare la qualità del costruito e della vita stessa dei cittadini. Oggi le piazze sembrano luoghi di risulta anziché di aggregazione. Dobbiamo farle tornare luoghi di incontro attraverso la cultura del bello. Viviamo una fase storica importante, dove possiamo dare il meglio di noi, e se perdiamo questo treno sarà difficile risalire».

«L’intento inoltre è quello di essere d’ aiuto fornendo un supporto di conoscenze tecniche e normative alla stessa popolazione, in merito all’opportunità di valorizzazione dei propri immobili», conclude Marco Casari, consigliere di Ance Verona e delegato di zona.

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