Arte & Cultura

I Sonohra tracciano un bilancio del “Liberi da sempre 3.0 Tour” e guardano al futuro cullando nuovi sogni

Ritrovare se stessi per guardare con rinnovata fiducia al futuro non precludendosi alcuna meta. Nella vita di ciascuno di noi, prima o poi, ci sono sempre degli ideali spartiacque, dei momenti che ci segnano in modo indelebile, portandoci a fare dei bilanci, ad interrogarci su ciò che siamo stati ieri e vogliamo diventare domani, a decidere quale direzione intraprendere. Per i Sonohra il 2022 ha rappresentato proprio questo, un punto di svolta sul piano personale e artistico che segna una sorta di rinascita.

Il duo veronese composto dai fratelli Luca e Diego Fainello – salito prepotentemente alla ribalta nel 2008 quando, sul palco del Festival di Sanremo, aveva saputo emozionare le masse con l’inno generazionale “L’Amore” – si accinge a concludere il “Liberi da sempre 3.0 Tour”, che li ha portati ad esibirsi in tutta Italia. I Sonohra, nel corso delle numerose date susseguitesi da maggio sino ad oggi, hanno proposto ai propri fan i pezzi contenuti nell’album “Liberi da sempre 3.0”, un ambizioso progetto annunciato alla fine dello scorso anno che ha permesso loro di “tornare alle origini”.

«Il futuro ha bisogno di sogni nuovi e noi abbiamo ricominciato a sognare grazie a tutti i nostri fan, ma proprio tutti, sia quelli che ci seguono da tantissimo tempo e non hanno mai smesso di farlo, anche durante le nostre sperimentazioni di generi più di nicchia, sia quelli che ci hanno scoperti di recente. Cosi, abbiamo deciso di fermarci per qualche mese dal fare i live, per coltivare i nostri nuovi sogni, insomma, tirarli fuori dal cassetto, e non vediamo l’ora di raccontarveli, di nuovo occhi contro occhi, a febbraio o marzo del prossimo anno», afferma Luca Fainello.

«Guardiamo al futuro con la capacità di sognare ancora», gli fa eco il fratello Diego, «coscienti che Il 2022 ci ha regalato tantissime emozioni e soddisfazioni: il remake discografico di “Liberi da Sempre 3.0” dove, con voci mature e consapevolezza, abbiamo ricantato tutto il nostro repertorio degli inizi, facendo coincidere i Sonohra di un tempo con i Sonohra che siamo oggi, e un tour che è decollato con tre anteprime sold out (l’8 aprile al “Legend” di Milano, il 23 aprile al “Santomato Live Club di Pistoia” e il 21 maggio al “The Factory” di Verona, nda) e ci ha portati a esibirci con nostre hit del 2008 in lungo e in largo per la Penisola. Ovunque, a ogni tappa, ci siamo sentiti a casa».

Ora li attende l’ultima “fatica”, vale a dire il concerto in programma sabato 22 ottobre al “Notte Tempio” di Modena. La serata, promossa in collaborazione con “Serate Nocive”, inizierà alle 22 con l’opening act delle Opposite (formate da Francesca Basaglia e Camilla Ronchetti), che da poco hanno lanciato il singolo “Settembre”; successivamente, intorno alle 22.30, saliranno sul palco del noto locale modenese i Sonohra, per fare un tuffo negli anni 2000. Le prevendite sono aperte, i tagliandi possono essere acquistati online all’indirizzo web https://www.ticketsms.it/event/5TmQTgv0; l’ingresso è riservato ai soci Encap, motivo per il quale sarà richiesta una tessera (acquistabile direttamente la sera dell’evento al costo di 5 euro).

Il “Liberi da sempre 3.0 Tour” prevedeva due “tranche”: una costituita dalle tre anteprime, e l’altra dalla tournée estiva conclusasi a Castelfranco Emilia venerdì 23 settembre. In quell’occasione Luca e Diego Fainello sono stati ospiti dello “Young Festival”, una tre giorni dedicata alla sostenibilità in un’ottica “plastic free” (un appello nei confronti della sostenibilità i Sonohra l’avevano già supportato – dimostrando che si tratta di una tematica a loro cara – partecipando, a fine maggio, all’”Heroes Festival” nella loro Verona).

La prima tappa della tranche estiva è stata in terra emiliana. «A giugno», ricorda Diego Fainello, «abbiamo aperto il weekend dello “Youth Festival” di Sassuolo. È stato pazzesco. Abbiamo respirato di nuovo quell’atmosfera degli anni 2000 in cui c’era spensieratezza, la musica elogiava l’amore e c’era grande voglia di libertà».

«Uno dei momenti più emozionanti della tournée sicuramente è stato presentare dal vivo “Cosmopolitan” (uno dei tre inediti contenuti in “Liberi da sempre 3.0”) per la prima volta alla tappa del Radio Bruno Estate a Mantova, il 13 luglio scorso, due giorni prima della sua uscita radiofonica. Abbiamo catapultato la folla di piazza Sordello in un’estate degli anni ‘80, tra le Big Babol e i walkman dove passavano i Duran Duran e gli Spandau Ballet, quando riff di chitarra e i suoni elettronici dettavano il sound di quell’epoca che, in un certo senso, si è ripresentata nelle mode e nelle tendenze dell’estate», confida Luca Fainello.

«In questa tournée», aggiunge, «abbiamo anche messo la nostra musica al servizio della ricerca prendendo parte, a settembre, all’edizione 2022 di “Sharing Breath”, un progetto che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie polmonari – specie quelle più rare – esibendoci in una Forlì divenuta la capitale del respiro».

Alla vigilia dell’appendice autunnale del “Liberi da sempre 3.0 Tour”, prima di “staccare la spina” per un po’, i Sonohra tracciano un bilancio finale del loro 2022. «La parola che abbiamo pronunciato più spesso nell’ultimo anno è stata grazie», dichiara Luca Fainello, «Grazie a chi ha creduto in noi e ci ha permesso di pensare al futuro con occhi che guardano a una nuova era, grazie a chi ha guidato per ore o preso treni e aerei per venire a sentirci suonare facendoci sentire a casa anche a centinaia di chilometri di distanza, grazie a chi ha aperto la scatola dei ricordi e, riascoltando in radio “L’Amore”, ha ricordato un momento del passato e ha voluto riviverlo cantandola con noi a un concerto o cliccando il video su YouTube».

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