Influenza, l’Ulss 9 consiglia la vaccinazione
La campagna di vaccinazione antinfluenzale nell’Ulss 9 è iniziata il 17 ottobre per gli ospiti dei Centri di Servizio e successivamente per il resto della popolazione eleggibile. Gli adulti di ogni età appartenenti alle categorie a rischio e le persone a partire dai 60 anni possono sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale rivolgendosi al proprio medico di Medicina generale. I bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età e i bambini a partire dai 6 anni con condizioni di rischio, potranno ricevere il vaccino rivolgendosi al proprio al pediatra di libera scelta.
I cittadini al momento senza medico di Medicina generale, i bambini senza pediatra di libera scelta o che non riescono a effettuare la vaccinazione presso il proprio medico curante e altri cittadini che intendono vaccinarsi, possono prenotare la somministrazione del vaccino presso gli ambulatori vaccinali del proprio distretto di appartenenza. Le modalità di prenotazione per ciascun Distretto sono reperibili sul sito aziendale all’indirizzo web https://sisp.aulss9.veneto.it/influenza.
Per ampliare l’offerta vaccinale, quest’anno i soggetti aventi diritto possono ricevere gratuitamente il vaccino antinfluenzale rivolgendosi alle farmacie territoriali aderenti alla campagna, consultabili sul sito aziendale.
L’influenza stagionale rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e per l’attuazione delle misure di controllo. Durante la stagione influenzale 2021/2022 si è osservata a livello globale una drastica riduzione dei casi di influenza e di sindromi simil-influenzali, probabilmente dovuta alle misure di prevenzione attuate per mitigare e contrastare l’infezione da Sars-Cov-2 e alla limitata circolazione di virus influenzali per le restrizioni dei viaggi e la chiusura delle frontiere.
Negli ultimi due anni meno persone sono state esposte ai virus respiratori stagionali quali l’influenza e inoltre si è registrato un calo delle coperture vaccinali, con conseguente diminuzione della protezione immunitaria della popolazione. Nei prossimi mesi pertanto si potrebbe registrare un aumento dei casi di malattia, come avvenuto nell’emisfero Sud. Nell’attuale contesto pandemico è particolarmente importante contrastare la diffusione dei virus influenzali per tutelare la salute della popolazione, in particolare nei soggetti ad alto rischio.
Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale è solitamente di due giorni, ma può variare da uno a quattro giorni. Una persona infetta può trasmettere l’infezione da un giorno prima fino a circa cinque giorni dopo l’inizio dei sintomi. I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.
I sintomi insorgono in modo improvviso e sono caratterizzati da febbre alta, tosse, dolori muscolari, mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcune fasce di popolazione (over 65, bambini piccoli e persone con patologie croniche) sono a maggior rischio di complicanze gravi come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti.
La vaccinazione rappresenta lo strumento di prevenzione più efficace per prevenire la malattia ed è pertanto raccomandata a tutte le persone ad alto rischio di complicanze o che hanno contatti frequenti o assistono persone ad alto rischio.
Quest’anno, come previsto dalle indicazioni nazionali e regionali, è raccomandata la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino anti Covid-19, in particolar modo ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio. In tal modo sarà possibile conferire un’adeguata protezione nei confronti di entrambe le patologie in considerazione dell’alto livello atteso di co-circolazione di entrambi i virus.