Il Legnago Salus saluta la Coppa Italia ma trova nuove energie
Il Legnago Salus saluta la Coppa Italia di Serie D, sconfitto per 2-1 dall’Union Clodiense. Ma, se da Chioggia i biancazzurri tornano con una sconfitta, che non fa mai piacere, di contro possono essere comunque contenti di far rientro con più di una nota positiva.
A partire dal carattere, che peraltro non è quasi mai mancato, se non nel primo tempo di Campodarsego. Ma anche da un punto di vista tattico e di uomini. Funziona, infatti, il nuovo assetto con la difesa a quattro, già sperimentata sabato, quando mister Donati aveva optato per un 4-3-1-2, con Zanetti libero di svariare dietro le punte.
Questa volta, il ragazzo cresciuto nel Settore giovanile legnaghese, è stato invece schierato sull’esterno sinistro di centrocampo, in un più ordinato 4-4-2. E, sulla fascia, il numero 20 di Casaleone è sembrato indemoniato, creando più di un grattacapo alla retroguardia chioggiotta.
Che, però, ha saputo sfruttare un paio di errori della retroguardia ospite, chiudendo il primo tempo sul 2-0, grazie alla doppietta di Aliù.
Nella seconda frazione di gioco, però, grazie ai cambi effettuati, il Legnago è tornato a ruggire come nei primi 25 minuti.
Grazie soprattutto ai ragazzi della sua “cantera”: oltre al già citato Zanetti, infatti, ha disputato un’ottima gara anche Casarotti, schierato a centrocampo di fianco a Baradji. Mentre Rodella, in attacco, ha lottato e pressato facendo la sua parte nell’opera di “lavoro sporco” che si chiede alle punte, e Martino Travaglini, da terzino destro adattato, ha contenuto senza troppi patemi il suo avversario diretto.
Benissimo, poi, chi è entrato a gara in corso: Mazzali è ormai una certezza assoluta, per come ara la fascia sinistra. Impattante, infine, il debutto stagionale di Filippo Meneghetti, fermato in precampionato da un infortunio; il ragazzo ha rilevato egregiamente i compiti di Zanetti, effettuando il preciso cross su cui si è avventato il “solito” Sambou, che al quarto d’ora della ripresa, al volo in mezza rovesciata, ha riaperto il match.
A quel punto il Legnago è andato all’arrembaggio, concedendo come normale qualche contropiede all’Union, ma riuscendo a mantenere la sfida in equilibrio fino all’ultimo, con il solo rammarico di non aver trovato quello che, a un certo punto, sarebbe stato il meritato pareggio.
Ma le indicazioni arrivate sono state importanti, e se Donati saprà farne buon uso, questo Legnago è sicuramente destinato a cambiare passo.