Legnago Salus incerottato, ma a Fiorenzuola deve fare risultato
Non è certo un Legnago Salus che scoppia di salute, quello che domani sera sarà chiamato ad affrontare il Fiorenzuola, nell’ottavo turno del girone A del campionato di Serie C. Sia da un punto di vista “filosofico”, sia da quello medico.
I biancazzurri vengono dal brusco stop casalingo di sabato contro una certo non travolgente Giana Erminio, che ha sbancato il “Mario Sandrini” con due tiri in porta e facendo le barricate, mentre la squadra di Donati ha faticato a trovare il bandolo della matassa, nonostante i vari accorgimenti tentati in corsa dal tecnico friulano. Che, giocoforza, in settimana avrà quindi dovuto lavorare anche e soprattutto sull’aspetto mentale dei suoi, quantomeno di quelli a disposizione.
Sì, perché l’infermeria legnaghese è piuttosto affollata; fermi da tempo ai box Sbampato, Zanetti e Baradji, seguiti poi da Mbakogu e Hadaji, si sono ora aggiunti Martic e Buric, usciti anzitempo per guai fisici proprio nella sfida contro la squadra di Gorgonzola. Dei due, a preoccupare è soprattutto l’austriaco di origini slave, che ne avrà almeno per un paio di match, ed è anche meno facilmente sostituibile rispetto all’attaccante croato.
Sul fronte offensivo, infatti, le possibilità di scelta rimangono variegate, nonostante la già citata assenza anche di Mbakogu, visto che Donati può comunque contare su capitan Rocco, Svidercoschi, Tabué e Sambou, oltre a poter avanzare il raggio d’azione di Giani.
La retroguardia, invece, non è altrettanto ricca, vista anche l’indisponibilità di Motoc, convocato dall’Under-21 della Moldavia. E comunque, nessuno degli altri difensori a disposizione ha le caratteristiche per fare il centrale nella difesa a tre, tanto è vero che il “vice naturale” di Martic è Casarotti, che come l’ex dell’HJK Helsinki nasce centrocampista, ma può essere adattato più indietro.
Il canterano classe 2003, però, sta facendo bene nel suo ruolo naturale, avendo superato Diaby nelle gerarchie della mediana come partner di Viero in assenza di Baradji.
Più probabile, quindi, che Donati decida di riaffidarsi alla difesa a quattro, riproposta con poca fortuna con la Virtus Verona, e per questo nuovamente accantonata, salvo poi rifare capolino in Coppa Italia col Padova, e in corsa proprio contro la Giana Erminio.
Se l’opzione sarà questa, davanti al portiere Fortin dovrebbero schierarsi, da destra a sinistra, Muteba, Noce, Zanandrea e Mazzali.
Tutto da decifrare il resto dello schieramento dei ragazzi del Bussè, perché l’allenatore potrebbe optare tanto per il 4-2-3-1 dello scorso anno, così come sul 4-3-1-2 o sul 4-3-3.
In linea di massima, le restanti sei maglie da assegnare dovrebbero andare a Casarotti, Viero, Van Ransbeeck, Giani, Svidercoschi e Rocco, con i primi due in mediana, il belga trequartista a supportare l’ex Dolomiti Bellunesi come unica punta, affiancato dal capitano e dal talentino arrivato in prestito dal Pisa.
Qualora, invece, Donati decidesse di arretrare Casarotti al centro della difesa, gli uomini in campo potrebbero essere gli stessi, con Noce e Zanandrea braccetti di difesa, Muteba e Mazzali sulle fasce, Van Ransbeeck arretrato al fianco di Viero a centrocampo, e Giani in appoggio al tandem Rocco-Svidercoschi.