Salute

Legnago, la rianimazione cardiopolmonare entra nelle scuole

Nella tarda mattinata di sabato 27 gennaio, all’interno dell’aula magna del plesso del liceo “G. Cotta” ubicato a Porto di Legnago, l’assessore all’Istruzione Orietta Bertolaso ha presentato i risultati dei progetti “Un battito di mani”, “Tieni il tempo: la Vita tra le mani” e “Diamoci una scossa: la rianimazione nella scuola”, diretti all’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole.

Si tratta di tre iniziative finanziate dal Comune di Legnago e ideate dall’Azienda ospedaliera integrata universitaria (Aoui), in collaborazione con l’Università degli studi di Verona, l’Ufficio scolastico territoriale e Italian resuscitation council (Irc), la principale società scientifica che redige le linee guida in materia di manovre salvavita.

Erano presenti all’incontro gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di secondo grado Enaip, “Medici”, “Minghetti”, “Silva-Ricci” e “Cotta”. Hanno inoltre partecipato tre rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi (tra cui il sindaco Anita Brun), il presidente del corso di Laurea Infermieristica Paolo Fabene, il referente Irc per l’Aoui, Simone Sebastiani, il pediatra dell’Aoui Davide Silvagni (che è pure membro del direttivo dell’Irc) e l’infermiere Luca Dal Corso; quest’ultimo è ideatore dei progetti “Diamoci una scossa”, rivolto agli studenti del quinto anno delle scuole secondarie di II° grado di Verona e provincia (che certifica i ragazzi all’uso del defibrillatore), “Un battito di mani” e “Tieni il Tempo (rivolti rispettivamente agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado).

Durante l’evento ha preso la parola Jacopo Canola, ex studente certificato Dae e massaggiatore sportivo, che ha raccontato l’esperienza che ha vissuto nel corso di una partita di calcio; in quell’occasione è intervenuto salvando un giovane atleta collassato sul campo, dimostrando una prontezza di riflessi frutto dei corsi di pronto intervento da lui frequentati.

Grazie alla legge statale n. 116 del 2021, che per la prima volta ha introdotto le manovre salvavita negli istituti scolastici, a Legnago sono stati formati 275 bambini di 13 classi quinte della scuola primaria, 250 ragazzi di 11 classi seconde della scuola secondaria di I grado e 108 studenti delle classi quinte delle scuole superiori di secondo grado.

«Queste iniziative mirano non solo ad introdurre la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole, ma anche ad instillare nei giovani l’importanza civica e morale dell’intervento e supporto in caso di necessità», spiega l’assessore Bertolaso.

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