Giornata mondiale salute e sicurezza sul lavoro, l’attività dello Spisal dell’Aulss 9 Scaligera
Il 28 aprile si è celebrata la “Giornata mondiale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, istituita dall’Organizzazione internazionale del Lavoro nel 2003. Da oltre 15 anni in Provincia di Verona, in materia di salute, sicurezza e regolarità del lavoro, si è costituito il “Comitato provinciale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, che vede coinvolti lo Spisal (Servizio prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di Lavoro) dell’Azienda Ulss 9 Scaligera, Prefettura, Ispettorato territoriale del Lavoro (Itl), Inail, Inps, Arpav, Vigili del Fuoco, Polizia municipale di Verona, Istituti scolastici e parti sociali, organizzazioni datoriali, ordini professionali e associazioni sindacali.
Nella provincia di Verona il sistema produttivo è costituito da 93.497 imprese (al 31/12/2023), prevalentemente micro e piccole. Il 95% di tutte le imprese attive, infatti, occupa meno di dieci addetti, e il 99% meno di cinquanta addetti. In Italia, nel Veneto e nella Provincia di Verona l’andamento del fenomeno degli infortuni sul lavoro, nel lungo periodo, denunciati all’Inail è in continuo decremento.
A livello nazionale, si è passati dagli 1,6 milioni di infortuni denunciati nel 1970 (compresi quelli in itinere), ai 595.356 del 2023. Nell’ultimo quinquennio, nella provincia di Verona si registra un calo del 13,4% degli infortuni denunciati, mentre in Veneto il calo è stato del 10%.
Nel 2023 lo Spisal, per contrastare i rischi per la salute e sicurezza nei lavoratori, ha controllato in totale 1.215 imprese, compresi i lavoratori autonomi, per il 70% imprese edili. Il 37,5% delle imprese controllate ha ricevuto un verbale di contravvenzioni. Nella maggioranza dei casi, le contravvenzioni impartite riguardavano carenze inerenti la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. In agricoltura, le irregolarità riscontrate riguardano le attrezzature non a norma e la non idoneità degli alloggi per lavoratori stagionali.
Nel 2023 sono stati ispezionati 418 cantieri, di cui 128 irregolari (31%), mentre nel primo trimestre 2024 ne sono stati controllati 117, di cui 40 risultati non a norma (34%). Le aziende agricole soggette a controllo sono state 81 con irrogazione di 15 verbali (18%). Le altre aziende controllate (industria e servizi) sono state 212, con irrogazione di 90 verbali di prescrizioni (42%).
Le indagini concluse nel 2023 per infortuni gravi o mortali sono state 167, con interventi nell’immediatezza dell’evento, su segnalazione dei Carabinieri o del Servizio 118, con reperibilità 24 ore su 24. Le indagini concluse per malattie professionali sono state 435, per il 70% rappresentate dalle malattie muscoloscheletriche, seguite dalle malattie del sistema nervoso periferico (Stc) e dell’organo uditivo con le ipoacusie da rumore. Sono in crescita i tumori professionali denunciati: i mesoteliomi pleurici da esposizione pregresse ad amianto e i tumori naso-sinusali da esposizione a polveri di legno.
Da diversi anni, allo Spisal è attivo lo Sportello di assistenza e ascolto sul mobbing, sul disagio lavorativo e sullo stress psicosociale nei luoghi di lavoro, che nel 2023 ha assistito 140 lavoratori.
Parallelamente ai tradizionali controlli di prevenzione nelle aziende per il contrasto dei rischi occupazionali, il servizio ha avviato un nuovo modello di intervento, il Piano mirato di Prevenzione (Pmp): un modello territoriale di prevenzione partecipativo che promuove il coinvolgimento di tutti i soggetti aziendali e degli stakeholder e prevede una fase di assistenza/formazione, una fase di vigilanza e una fase di monitoraggio dei risultati e di diffusione delle buone pratiche in materia di salute e sicurezza.
«L’impegno dello Spisal – afferma Stefania Dolci, direttore della Uoc Spisal – è quello di promuovere il dialogo sociale, rafforzando i rapporti con tutti gli stakeholder per promuovere in maniera condivisa e sinergica la diffusione della cultura della salute e sicurezza nelle imprese, con particolare riguardo ai lavoratori autonomi, alle piccole medie imprese e al mondo della scuola. Ci attendono scenari sempre più complessi, generati da trasformazioni e cambiamenti tecnologici quali le nanotecnologie, il caporalato digitale, gli esoscheletri occupazionali, i visori di realtà aumentata e, più in generale, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Occorre quindi che tutti i soggetti della prevenzione aziendali siano coinvolti nel processo di consapevolezza e responsabilizzazione, nelle azioni di contrasto dei rischi per la salute e sicurezza. Il fine ultimo è quello di prevenire gli infortuni, le malattie professionali e promuovere il benessere attraverso un modello partecipato».