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Bovolone, approvata una delibera che stabilisce le linee guida per l’acquisto di quote di Esa-com

Un primo passo che, a breve, potrebbe portare parecchi vantaggi ai cittadini di Bovolone. In occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’aula ha discusso una e votato una delibera che stabilisce le linee di indirizzo per la futura organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nell’ambito del Consiglio di bacino Verona Sud.

«Il testo della delibera contiene una serie di premesse giuridiche e anche descrittive specifiche del contesto che appunto interessa la delibera, per cui ritengo più chiaro esporla partendo dalle conclusioni», esordisce il consigliere di maggioranza Elena Corsini. «La determinazione», afferma, «è quella di esprimere un parare favorevole ad una indicazione operativa. Essa è finalizzata ad affidare, in house providing, il servizio di gestione integrata dei rifiuti pubblici ad un unico soggetto gestore a capitale interamente pubblico, partecipato e controllato dai Comuni appartenenti all’ambito territoriale in questione».

«Nello specifico», prosegue, «questa indicazione è diretta a “Bovolone attiva”, che è la società in house del comune di Bovolone per la gestione di questo servizio. Le premesse a queste conclusioni, che si rinvengono nel provvedimento, sono le linee di indirizzo per la futura organizzazione della gestione integrata dei rifiuti urbani nell’ambito del Consiglio di bacino Verona Sud. Al Consiglio appartengono 39 Comuni, che utilizzano diverse modalità di affidamento del servizio, tra cui anche società affidatarie attraverso il modello in house, come Bovolone». «Il Consiglio di Bacino Verona Sud, con una delibera del 2017, ha suggerito agli enti che partecipano in società che gestiscono il servizio rifiuti di aggregarsi, in modo da pervenire ad un unico soggetto gestore», ricorda l’esponente della lista “Mirandola sindaco”.

«Tra le tre società del settore che operano in questo modo, ovvero in house providing, Esa-com è quella che gestisce ben 22 comuni, con un’utenza di oltre 120mila abitanti. Questa gestione unitaria, su un bacino così vasto, consente un ottimale impegno delle risorse pubbliche attraverso l’utilizzo condiviso di mezzi e il conseguimento dell’economia di scala», osserva. «Anche il Comune di Bovolone», assicura Elena Corsini, «ha come specifico obiettivo quello di elevare il grado di efficienza ed efficacia e di economicità del servizio pubblico di igiene urbana».

«Su tali premesse», argomenta, «Esa-com, è stato individuato come un organismo in possesso delle caratteristiche, dei mezzi e del know how necessari per gestire il servizio in modo efficiente, efficace ed economico, con immediati benefici per la collettività. In tale ottica, si è valutato di aderire ad Esa-com, al fine di una futura organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per tutti i 39 comuni, attraverso il modello di affidamento in house nei confronti di un unico soggetto gestore a capitale interamente pubblico».

«In concreto, si demanda a Bovolone attiva, società in house competente nello specifico settore, di adottare le azioni necessarie, e si demanda agli uffici comunali di valutare la fattibilità tecnica per acquisire una partecipazione in Esa-com, che verrà deliberata con un successivo provvedimento consiliare, nel limite finanziario massimo di 2mila euro», conclude il consigliere di maggioranza.

«Penso servano dei chiarimenti», interviene il capogruppo del Movimento 5 stelle, Enrico Scipolo, «Premesso che la logica del provvedimento è condivisibile, ci sono alcuni punti che la delibera non chiarisce. In primis, vorrei capire che ruolo avrà Amia, dato che attualmente è un socio di Bovolone attiva. Andrebbero poi esplicitate le modalità di valorizzazione di Bovolone attiva ai fini della fusione. Occorre un’attività di approfondimento affidata a un consulente specializzato, che elabori una valutazione globale. Ci sarà un pagamento da parte dell’acquirente oppure uno scambio di azioni? L’ultima questione riguarda l’affidamento agli uffici comunali della valutazione della fattibilità tecnica dell’operazione dell’acquisto di azioni di Esa-com. Le condizioni e le modalità di acquisizione devono essere oggetto di una successiva delibera, non possono essere già ratificate con la presente delibera senza saperne i dettagli, i contenuti e le motivazioni».

«Questa è una delibera di indirizzo», ribatte il sindaco Emilietto Mirandola. «I vari passaggi per arrivare all’obiettivo delineato dal Consiglio di bacino Sud verranno valutati e discussi nel momento in cui si andrà a concretizzare questa operazione. Il ruolo futuro di Bovolone attiva piuttosto che di Amia, al momento, non è all’ordine del giorno», puntualizza. «È in discussione, invece, l’acquisto di una parte di quote di Esa-com, perché questo ci permette due cose», spiega Mirandola, «La prima è di usufruire dei servizi di Esa-com, come per esempio il trattamento contro le zanzare o lo sfalcio del verde, senza dover indire una gara. La seconda consiste nella possibilità di partecipare alle assemblee di Esa-com e, di conseguenza, avere voce in capitolo sulle scelte da lei effettuate». «L’obiettivo di stasera (lunedì 29 marzo, nda) è di varare delle linee guida per un percorso da iniziare. Bovolone avrà sicuramente un peso specifico importante dentro Esa-com perché, oltre a portare i suoi 16mila abitanti, porta con sé anche una società di servizi», conclude il primo cittadino.

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