Coldiretti Verona soddisfatta per il nuovo Dpcm, che consente alle enoteche la vendita d’asporto fino alle 22
Il via libera all’asporto fino alle 22 dalle enoteche e dagli esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25), fermo restando il divieto al consumo sul posto, salva le 713 enoteche presenti in Veneto e supera l’ingiustificata discriminazione nei confronti di negozi alimentari e supermercati, ai quali è correttamente consentita la vendita del vino. È quanto afferma Coldiretti, che aveva sollecitato il necessario chiarimento del nuovo Dpcm varato dal presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, dopo che quello precedente (firmato lo scorso 14 gennaio) aveva vietato la vendita con asporto a partire dalle 18.
Secondo l’associazione di categoria tratta di una misura importante a sostegno del vino Made in Italy, fortemente colpito dalla chiusura del canale Horeca non solo in Italia ma anche all’estero dove sono esportati i vini veronesi.
Il Veneto è al primo posto per numero di enoteche in Italia (7300), e Verona si classifica al quarto posto con 116 realtà dopo Venezia, Padova e Vicenza ma con una crescita negli ultimi cinque anni del 46,8% (secondo l’analisi congiunta Coldiretti-Camera di Commercio di Milano).
«Le enoteche – sottolinea la Coldiretti – hanno avuto negli ultimi anni una forte espansione offrendo opportunità di lavoro a molti giovani, sotto la spinta di nuovi modelli di consumo che valorizzano la ricerca della qualità e del legame con il territorio. Una tendenza che va sostenuta ed incoraggiata nel rispetto delle norme di sicurezza». «Il settore del vino – conclude la Coldiretti – è già tra i più colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti Covid, con la chiusura della ristorazione dove viene commercializzato più della metà in valore delle bottiglie stappate in Italia».
Per sostenere il successo di queste attività di accoglienza, socializzazione che offrono opportunità di lavoro a molti giovani, sotto la spinta di nuovi modelli di consumo che valorizzano la ricerca della qualità e del legame con il territorio sono nate anche nuove figure professionali grazie ai corsi promossi dal sistema di formazione accreditato “Impresa verde Coldiretti”. A Verona è attualmente in fase di piena operatività per dodici allieve l’intervento per la qualifica “Cantiniera 5.0”, e in molte province si sono già qualificati i nuovi “Agrioste”, profilo vocato alla gestione del banco di mescita e della preparazione di cicchetti a km zero per accompagnare degustazioni e aperitivi.