Agricoltura, a causa delle gelate di inizio mese nel veronese si registrano danni per 160 milioni di euro
Purtroppo aumenta di giorno in giorno la conta dei danni per le gelate del 7 e 8 aprile. Dalle prime stime che Coldiretti Verona ha definito con i propri tecnici, l’entità dei danni ammonta a circa 160 milioni di euro relativamente alle coltivazioni frutticole, con una perdita di circa il 90 percento delle drupacee (pesche, albicocche, susine e ciliegie di pianura), kiwi, melograno e kaki, di circa il 70 percento delle mele e dell’80 percento delle pere. Per la vite, invece, servirà ancora qualche mese per verificare la risposta vegetativa delle piante.
Sono già cinquantacinque le richieste di sopralluoghi da parte di Amministrazioni comunali, e oltre duecento quelle da parte di aziende agricole private della provincia di Verona ad Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) per la verifica dei danni.
«Sono catastrofiche», evidenzia Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona, «le perdite che i nostri tecnici hanno stimato tanto da sollecitare l’immediata rivendicazione di interventi a sostegno delle aziende agricole danneggiate. Coldiretti Verona ha esortato tutti i sindaci a richiedere alla Regione Veneto l’attivazione della procedura di riconoscimento della calamità naturale. Vista l’eccezionalità dell’evento, riteniamo fondamentale la celere attivazione di adeguate misure finanziarie a ristoro dei danni subiti dalle imprese già pesantemente provate da un anno particolarmente difficile».
Gli effetti di un inverno bollente e delle gelate – sottolinea Coldiretti – non hanno risparmiato neanche le api, che in molte regioni hanno subito gravi difficoltà nella raccolta del nettare sia per la limitazione dei voli (le api non volano sotto i 10°C) che per il danneggiamento della fioritura. Sono 7mila gli apicoltori veneti impegnati nella produzione di 40mila kg di miele a km zero, di cui il 19 percento certificato bio.
Sul fronte delle misure a sostegno delle imprese, Coldiretti apprezza la scelta del Governo di proporre un nuovo scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro per sostenere le attività economiche, e auspica che una parte di queste risorse vadano a rafforzare le misure per il settore agricolo, con particolare riferimento agli interventi per il taglio del costo del lavoro, per il sostegno delle filiere in crisi e per la copertura dei danni da gelate che nei giorni passati hanno duramente colpito le imprese di tutto Paese.