Salute

Colpi di calore nei luoghi di lavoro, i consigli utili dello Spisal

Non solo bambini, anziani e persone fragili. Il caldo è un’insidia pericolosa per molti lavoratori, in particolare quelli impegnati in mansioni all’aria aperta, come gli agricoltori, gli addetti alla raccolta di frutta o verdura nei campi o in serra e gli operai dei cantieri edili e stradali, ma anche per coloro che sono esposti a fonti di calore radiante, come avviene ad esempio all’interno di acciaierie, fonderie, o vetrerie.

Il Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro (Spisal) dell’Azienda Ulss 9 Scaligera ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un’utile sezione rivolta proprio ai lavoratori e ai datori di lavoro, con consigli e indicazioni per prevenire i colpi di calore.

Per evitare tale rischio, secondo il Testo unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori, il datore di lavoro è tenuto a programmare le mansioni con maggior fatica fisica in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e preserale, a garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro, che devono essere regolarmente riforniti di bevande idro-saline e acqua, a mettere a disposizione mezzi di protezione individuali quali un cappello a tesa larga e circolare, e abiti leggeri di colore chiaro e in tessuto traspirante, ed infine a prevedere pause durante il turno lavorativo in un luogo il più possibile fresco o comunque in aree ombreggiate.

È inoltre importante che il datore di lavoro, nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenga conto delle loro capacità e condizioni in rapporto alla salute, al fine di limitare o escludere l’esposizione ad alte temperature per quei lavoratori che risultano affetti da patologie quali pressione arteriosa elevata, obesità, disturbi cardiaci e renali.

I segnali di allarme indicativi di un colpo di calore sono spossatezza, crampi muscolari, senso di nausea e vomito, vertigini, convulsioni e stato confusionale fino alla perdita di coscienza. In caso di malessere, è bene chiamare subito il 118 e un incaricato di primo soccorso. La persona va fatta sdraiare all’ombra e al fresco, slacciando o togliendo gli abiti da lavoro. È inoltre indicato ventilare il lavoratore, effettuare spugnature con acqua fresca su fronte e nuca e fargli bere acqua o soluzione salina ogni quindici minuti a piccole quantità.

Sul sito dello Spisal sono disponibili ulteriori consigli e informazioni, con link utili e documentazione scaricabile.

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