“Anja, la segretaria di Dostoevskij”, il racconto di un’intensa storia d’amore
Un omaggio originale e appassionato ad uno dei più grandi scrittori e pensatori russi di sempre, nel bicentenario della sua nascita. È una proposta culturale di altissimo livello quella che, nell’ambito del ciclo di eventi “Estate al Fioroni”, martedì 20 luglio intende celebrare la figura di Fëdor Dostoevskij.
A partire dalle 21, nel cortile di Palazzo Fioroni, andrà infatti in scena l’evento dal titolo “Anja, la segretaria di Dostoevskij”, basato sull’omonimo romanzo scritto da Giuseppe Manfridi (lo scorso anno l’opera è stata selezionata per prendere parte all’edizione 2020 del prestigioso “Premio Strega”).
Oltre all’autore saranno presenti anche sette attori – Nicolò Bruno, Simone Fauci, Carlotta Francescon, Mario Palmieri, Andrea Pellizzari, Silvia Ruberti e Federica Sandrini – che aiuteranno gli spettatori ad immergersi completamente in un racconto indimenticabile, incentrato sulla bruciante storia d’amore che travolse Dostoevskij e sua giovane stenografa Anja.
Giuseppe Manfridi è nato a Roma, città nella quale è tornato a risiedere dopo aver trascorso parecchi anni a Parigi; ha firmato numerose commedie rappresentate in tutto il mondo, ed è considerato uno dei più talentuosi drammaturghi italiani.
Il suo debutto nel mondo della narrativa è avvenuto nel 2006, con il libro “Cronache del paesaggio”; Manfridi, secondo lo storico d’arte e conduttore televisivo Claudio Strinati, con “Anja, la segretaria di Dostoevskij” «tocca un apice della sua parabola di autore teatrale, sceneggiatore cinematografico, poeta e narratore».
La sua penna rievoca con maestria il primo incontro tra Dostoevskij e Anja Grigor’evna; fra i due, a partire dall’autunno del 1866, in ventisei giorni nascerà un amore estremo, a dispetto dello scandaloso divario di età. La coppia si sposò qualche mese più tardi, più precisamente il 15 febbraio del 1867, quando lui aveva 45 anni e lei appena 21.
Anja rimarrà la fedele custode dell’opera di Dostoevskij fino alla propria morte, giunta il 9 giugno del 1918 (trentasette anni dopo quella del marito).