Una delibera della Provincia definisce gli spazi scolastici per cinquantuno istituti superiori

Il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto ha approvato, nella giornata di ieri, la delibera di assegnazione degli spazi scolastici per i 51 istituti superiori di competenza del Palazzo Scaligero. Il documento delinea le modalità di gestione delle strutture nel rispetto della normativa vigente per l’emergenza Covid-19 che prevede, ad esempio, l’uso della mascherina e il distanziamento minimo di un metro o, dove non sia possibile, l’uso comunque della mascherina.
I dati sulle iscrizioni su cui si basa il documento non risultano ancora definitivi poiché il Miur non ha comunicato gli “organici di fatto” che contengono il numero degli studenti che frequenteranno le scuole secondarie di secondo grado nella città e nella provincia scaligera. Ad oggi, comunque, le iscrizioni segnano un incremento di 473 alunni (in totale 35.574 iscritti) sull’anno scolastico precedente. A crescere sono soprattutto diversi licei, in particolare l’Artistico di Verona che avrà 144 iscritti in più, l’equivalente di cinque nuove classi rispetto al 2020/21.
Nel legnaghese, secondo i dati forniti dall’ufficio Scolastico Territoriale di Verona, il liceo “Cotta” cresce di 16 alunni e una classe. La scuola, già di per sé “sovraffollata”, potrà contare su spazi messi a disposizione, attraverso una convenzione con la Provincia, dal Comune e dall’associazione Alpini. Sempre a Legnago l’aumento più rilevante lo fa segnare il “Silva-Ricci” (+63 alunni, +2 classi). Qui, come già accaduto per il “Minghetti”, verranno messi a disposizione gli ex alloggi del custode riadattati a spazi scolastici grazie all’intervento edilizio della Provincia. Confermato anche quest’anno, infine, per il “Medici” il noleggio di due tensostrutture.
Per garantire la ripresa della scuola in maggior sicurezza, la Provincia ha fornito sedute singole con ribaltine e indicato agli istituti le soluzioni per una migliore gestione degli spazi disponibili, ad esempio con il sistema della “rotazione” o facendo uso – dove possibile – per la didattica anche dei laboratori. Il Palazzo Scaligero ha infine individuato, per alcuni ambiti, ulteriori spazi utilizzabili dalle scuole nel caso l’emergenza Covid e futuri adeguamenti normativi lo rendessero necessario. Complessivamente, per il noleggio di tensostrutture e moduli scolastici (con cappotto interno fonoassorbente, pavimentazione in legno e riscaldati) la Provincia ha previsto una spesa di 600 mila euro destinati alla ripresa delle lezioni in sicurezza.
«Coniugare l’emergenza Covid-19 e l’inizio delle scuole è stata la sfida più difficile per la Provincia durante il periodo estivo. La delibera, quest’anno, non si limita a trovare soluzioni temporanee per garantire spazi adeguati, ma delinea anche veri e propri interventi edilizi per rispondere ad alcuni ambiti scolastici cresciuti sensibilmente negli ultimi anni», spiega il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto.
«Abbiamo incontrato i dirigenti scolastici, sindaci e l’ufficio scolastico provinciale per dare risposte puntuali alle necessità espresse dalle singole scuole», afferma invece il vicepresidente della Provincia con delega all’edilizia scolastica, David Di Michele, «Risposte che hanno richiesto investimenti importanti per preparare gli istituti a iniziare le lezioni in sicurezza nonostante la pandemia».