Legnago, la maratona “Il Veneto legge” fa tappa all’interno della Casa di riposo
In occasione della giornata di maratona “Il Veneto legge”, promossa dalla Regione del Veneto come mezzo per la crescita individuale dei cittadini tramite la lettura, sabato 25 settembre le volontarie dell’associazione culturale “Lettori Abc” hanno intrattenuto gli ospiti della Casa di riposo di Legnago interpretando dei racconti popolari in dialetto veneto.
Erano presenti all’evento – organizzato da Paola Bellinazzo, direttrice artistica del “Festival della fiaba” – il sindaco Graziano Lorenzetti, il consigliere Regionale (nonché membro della V commissione della Regione del Veneto), Filippo Rigo, il presidente dell’Ipab, Michele Menini, e il parroco di Legnago, don Maurizio Guarise.
«Per me è un’emozione particolare partecipare a questa manifestazione. Io ho il cuore qui, perché c’è la mia mamma, che questo pomeriggio purtroppo non può essere presente con noi», spiega commosso il primo cittadino.
«Io», aggiunge Lorenzetti, «frequentavo la casa di riposo ancora prima di essere sindaco, venivo a messa tutte le domeniche mattine e per me questa comunità è particolarmente importante. Dopo pochi mesi dal mio insediamento, è scoppiata la pandemia e ho vissuto in prima persona questa terribile situazione. Quando c’è stata la prima ondata, non eravamo preparati, ricordo che andavamo a cercare con i volontari negli scantinati i dispositivi di protezione. Questo evento doveva avvenire nel maggio del 2020, spostato ad oggi per le note vicende; speriamo che questa giornata sia la prima di tante».
«Abbiamo passato due anni terribili e per le case di riposo sono stati due anni di sofferenza e dolore. Vorrei ricordare il grande lavoro fatto dagli operatori delle case di riposo, che hanno dimostrato un attaccamento incredibile alle persone e alla vita umana», sottolinea Filippo Rigo.
«Dopo tanto tempo, oggi abbiamo visto il sorriso sui volti di chi, in questa comunità, per un anno e mezzo è stato relegato alle poche visite e al silenzio», afferma Michele Menini, “Mi auguro sia l’inizio della fine della pandemia, per tornare alla normalità del 2019. La casa di Riposo, che registra 152 ospiti, è Covid free da quattro mesi, e speriamo di averlo dimenticato per sempre questo virus».
«Il dialetto esprime i nostri valori e le nostre storie di quando eravamo piccoli», sostiene Paola Bellinazzo, rivolgendosi agli ospiti della struttura. «Abbiamo bisogno di storie, perché la narrazione permette di raccontarci e condividere le nostre esperienze con gli altri. Chissà quante storie avrete raccontato anche voi! Umberto Eco ha scritto che “Chi non legge a 70 anni ha vissuto solo una vita, la propria, chi legge avrà vissuto 5mila anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro».