Il Pd intitola il circolo a Marconi
Una forte commozione, ecco cosa si respirava, soprattutto, sabato scorso nella sede del locale circolo del Partito democratico. Che, proprio in quegli istanti, si accingeva ad essere intitolato a Claudio Marconi, l’ex vicesindaco venuto a mancare due anni fa, dopo una serrata lotta contro un male incurabile.
Marconi, fino alla sua prematura scomparsa, era stato il punto di riferimento per i democratici legnaghesi, seppur non fosse più formalmente segretario già da qualche anno. Una leadership riconosciuta anche nei territori limitrofi, e che gli era valso il primo posto al congresso provinciale del partito, anche se poi quel risultato è stato congelato da alcuni giochi di potere interni.
Nel frattempo, alla guida dei dem veronesi è arrivato Maurizio Facincani, che aveva appoggiato Marconi, e che sabato ha presenziato all’intitolazione del circolo al compagno di battaglia.
Oltre a lui, sono intervenuti i vertici locali, in primis il segretario uscente Gianfranco Falduto, i colleghi di Giunta, a partire dall’ex sindaco Clara Scapin (che nel frattempo ha lasciato il Pd per i renziani di Italia viva), consiglieri comunali vecchi e nuovi, amici.
Oltre, ovviamente, alla moglie Luigina Zappon, a sua volte militante del partito, che ha avuto modo di ricordare l’impegno civile e politico del marito.
Una figura la cui dipartita ancora non è stata metabolizzata dal centrosinistra legnaghese, che ha perso la sua guida, ruolo che non gli riconosceva soltanto il Pd.
Che ora cerca di ripartire dal suo “nume tutelare” per ritrovare il bandolo della matassa, dopo la scoppola elettorale di due anni e mezzo fa, puntando a costruire un nuovo progetto per la città alternativo a quello del centrodestra a traino leghista.