Ambiente

Roverchiara, Claudio Valente e alcuni volontari ripulicono ancora una volta il territorio dai rifiuti abbandonati

Negli ultimi anni nei confronti della piaga dell’abbandono dei rifiuti si sono spesi fiumi di parole, ma purtroppo inutilmente, dato che questo fenomeno assai deprecabile sembra non voglia saperne di arrestarsi. Per arginare simili azioni sono certamente fondamentali la repressione e le sanzioni, ma un ruolo importante lo riveste anche il dare il buon esempio. La speranza è che, se sempre più individui decidono di rimboccarsi le mani facendo qualcosa in prima persona a favore del territorio in cui vivono, ciò contribuirà a diffondere il senso civico e a scoraggiare le pratiche incivili a danno dell’ambiente e della collettività.

Tra coloro che, ormai da parecchio tempo, sono in prima linea su questo fronte c’è senza ombra di dubbio Claudio Valente. L’ex presidente provinciale di Coldiretti Verona e attuale presidente dell’Esu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario), infatti, periodicamente – aiutato da alcuni volontari – “pattuglia” il comune di Roverchiara ripulendolo dall’immondizia gettata a cielo aperto.

Qualche giorno fa ha avuto luogo la sua ultima uscita (la quarantesima) che, come nelle occasioni precedenti, ha messo Valente e le persone che lo hanno aiutato di fronte ad uno spettacolo a dir poco desolante. Le aree verdi da loro scandagliate, infatti, contenevano oggetti di ogni tipo, tra i quali “spiccava” una lavandino.

Ciò che indigna maggiormente, però, e vedere che tra le cose buttate ci sono anche degli indumenti apparentemente nuovi; in un momento di grande sofferenza economica si tratta di un vero e proprio schiaffo verso chi si trova in una condizione di indigenza.

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