Salute

Villa Bartolomea, il Cavimed fa chiarezza circa i disagi lamentati da alcuni utenti

Il perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 e l’impennata dei contagi dovuta alla variante Omicron stanno mettendo sotto pressione non solamente i pronto soccorso e i reparti di terapia intensiva, ma anche i poliambulatori medici. Nel comune di Villa Bartolomea, da qualche settimana, tra la popolazione sta serpeggiando un po’ di malcontento – amplificato dai messaggi postati sui social network – nei confronti del Cavimed, ovvero della struttura che offre il servizio della Medicina di gruppo integrata. In particolare, ciò che gli utenti lamentano con maggior frequenza è la difficoltà nel riuscire a parlare telefonicamente con un operatore.

Allo scopo di fare chiarezza e di sgomberare il campo dalle polemiche la dottoressa Fiammetta Maria Colla, che ricopre il ruolo di referente della Medicina di gruppo integrata, ha scritto un lungo messaggio sul gruppo Facebook ufficiale del Cavimed.

«Siamo ben consapevoli», premette, «che la linea telefonica è sempre occupata. Le segretarie rispondono in continuazione alle chiamate in arrivo – che sono ora tra le 250 e le 400 al giorno. Il servizio di segreteria è presidiato e attivo dalle ore 8 alle ore 20, dal lunedì al venerdì, e fino alle 10 il sabato. In caso di malattie o assenze del personale, sostituti sono identificati e presenti in studio. Non dovete dubitare della presenza del personale di segreteria: siamo un servizio di assistenza al pubblico che segue regolamenti regionali, e non ci è permesso “staccare la linea” o “stare a casa”. Per quelli che rimpiangono la situazione pre-Cavimed, ricordo che le segretarie erano negli studi dei medici di famiglia (in quelli che avevano il servizio di segreteria) per non più di 3-4 ore al giorno».

«Lo studio Cavimed ha un bacino d’utenza di 8mila persone. Il personale lavora per un numero di ore proporzionale al numero di pazienti in carico, come da indicazioni Regionali. L’emergenza Covid ha incrementato notevolmente il lavoro a carico dei medici – per ogni caso relativo al Covid è necessario dedicare tempo ad una serie di atti medici ed amministrativi. Inoltre, negli ultimi due anni sono aumentate tantissimo le richieste di assistenza di pazienti giovani e giovanissimi sempre causa Covid – una fascia di popolazione che storicamente non ha mai avuto bisogno di frequenti attenzioni mediche. Questo ha aumentato il carico di lavoro per il personale medico – e naturalmente anche per quello di segreteria», spiega.

Fiammetta Maria Colla, nel suo intervento, ha voluto inoltre fornire alcuni consigli per ottenere un servizio migliore, che consistono nel richiedere la ripetizione di ricette almeno tre giorni prima di finire i medicinali, nell’utilizzare la posta elettronica per le richieste amministrative e per quelle esclusivamente di natura infermieristica, nel non chiamare per chiedere se sono state lette le email inviate e nel recarsi fisicamente nei poliambulatori solo se se strettamente necessario.

La referente del servizio di Medicina di gruppo integrata ha anche voluto esprimere pubblicamente la propria riconoscenza verso i suoi colleghi medici ed il personale del servizio di infermeria per il lavoro che svolgono. «Un ringraziamento speciale», afferma, «al personale di segreteria per la loro resilienza e per continuare a svolgere un ottimo servizio, ogni giorno, nonostante il carico di lavoro e la pressione a cui sono sottoposti».

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