Economia

Matteo Gasparato (Consorzio Zai) parteciperà ad un incontro in cui si farà il punto sugli Interporti alla luce della guerra e della pandemia

Venerdì 8 aprile, a Padova, presso il nuovo Centro congressi inaugurato in Fiera, si terrà l’importante incontro intitolato “Interporti al centro”, organizzato da Uir (Unione Interporti riuniti) e da Interporto Padova. In vista dell’approssimarsi dell’evento Matteo Gasparato, che oltre a ricoprire l’incarico di presidente di Uir è anche il presidente di Consorzio Zai (vale a dire dell’ente che gestisce l’Interporto veronese Quadrante Europa), ha voluto anticipare alcuni dei temi caldi che animeranno il dibattito al quale parteciperanno i principali protagonisti della logistica nazionale.

«La guerra in Ucraina, che tutti speriamo finisca al più presto, ma i cui effetti si vedranno per molto tempo, ha accelerato un cambiamento epocale negli equilibri commerciali globali, che era già stato messo in moto dalla pandemia di Covid-19», spiega Matteo Gasparato, «È anche di questo che parleremo a fondo, tra persone che vivono la logistica e il trasporto ogni giorno, nel convegno del prossimo 8 aprile. In sintesi la globalizzazione come la abbiamo conosciuta fino ad oggi è finita e si definiranno nuovi equilibri, che significano anche cambiamenti nelle rotte delle materie prime e delle merci».

«Il cosiddetto ”reshoring” delle aziende occidentali farà si che gli scambi all’interno dell’Europa cresceranno di volume e importanza e questo naturalmente vale anche per l’Italia», sottolinea. «Tra noi e l’Europa», osserva, «ci sono le Alpi e non è immaginabile che questa crescita di volumi sia affidata al solo trasporto su gomma, sia per i noti problemi ambientali che riguardano lo spazio alpino, sia per la cronica carenza di autisti, che non si risolve da un giorno all’altro. La risposta è la ferrovia e in particolare l’intermodalità per lo sviluppo della quale i nostri Associati sono fondamentali. Mai come ora gli Interporti sono davvero al centro del sistema logistico del nostro Paese, naturalmente anche per il ruolo che svolgono nel collegamento con i porti».

«Il Governo ha appena rifinanziato il ferrobonus e il marebonus, e questo è certamente un segnale positivo, ma grazie agli Interporti c’è oggi un’opportunità unica in questo nuovo scenario per modernizzare tutto il sistema logistico nazionale. Se è vero, come è vero, che l’intermodalità ha un senso economico sulle medie e lunghe distanze, ricordo che l’Italia è lunga più di 1.100 km e che anche il Pnrr assegna al sud un ruolo chiave per la ripartenza del nostro Paese», argomenta il presidente di Uir e Consorzio Zai.

«La fase storica che viviamo è di crisi, e come tutte le crisi genera dei problemi ma anche delle opportunità. Oggi di fronte alla crisi c’è la tentazione di accantonare il tema dell’ambiente: grazie agli interporti invece si garantiscono sostenibilità ambientale ed efficienza della catena logistica», conclude Matteo Gasparato.

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