Lignum ha partecipato al “Salone internazionale del mobile” di Milano valorizzando il “made in Verona”
Il Salone della ripartenza, dopo anni di assenza, capita in un momento non facile segnato dalla grave situazione in Ucraina con le sue conseguenze economiche in particolare per il Distretto del mobile veronese.
A dispetto delle difficoltà, è nutrito il numero delle aziende del mobile di Verona, di Padova e Rovigo che hanno partecipato alla fiera più importante al mondo per il settore dell’interior design, vale a dire il “Salone internazionale del mobile” di Milano.
Da martedì 7 a domenica 12 giugno se ne contavano più di venti, segno di una vivacità che rispecchia gli ultimi numeri positivi espressi dal settore, all’insegna di una ripresa circostanziata dagli studi più accreditati (dati Intesa San Paolo e Cciaa Verona) e dai risultati raggiunti dal nuovo organismo di governance del Distretto, “Lignum”, che ha da poco creato – in sinergia con la Regione del Veneto – un corso di alta formazione sul design del legno-arredo in partenza in autunno.
Le aziende che fanno riferimento a “Lignum” hanno portato al “Salone internazionale del mobile” una serie di proposte che raccontano con forza il rilancio del settore; una partecipazione massiccia e molto apprezzata dai visitatori internazionali e nazionali, che hanno visto e toccato con mano l’eccellenza del “made in Verona”, il racconto di un territorio unico per la sua capacità di essere fulcro produttivo non più di un unico “mobile in stile” ma di una serie di arredamenti diversi, di elevata qualità, ricchi di “saper fare” ma anche di innovazione.
La maggior parte dei visitatori sono stati player di settore come buyer e architetti, in particolare provenienti dagli Stati Uniti, dal Sud-est asiatico, dai Paesi arabi. Non è mancato un forte pubblico proveniente dall’Europa centrale, in particolare per quanto concerne gli espositori di arredi contemporanei. Una presenza mirata e profilata che, sebbene non possa cancellare l’assenza degli attori russofoni, ha promosso l’idea di un “made in Verona” apprezzato e capace di compiere un ulteriore processo di crescita.
«L’interesse rivolto alle aziende “Lignum”, e più in generale anche alle altre aziende del Distretto, conferma la grande ripresa del territorio ma anche la passione, in particolar modo del pubblico straniero, per quello che racconta la formula “Mobile di Verona” con il suo riferimento ad una città ed una provincia che parla di arte, amore, stile di vita», afferma Nicolò Fazioni, direttore del Distretto del mobile.
«La presenza delle aziende espositrici», aggiunge, «ci parla, inoltre, di una importante filiera di aziende terziste, specializzate in singole fasi della complessa realizzazione di un prodotto di design, che sono attive, dinamiche e capaci di proporre soluzioni ancora attualissime; aziende che, pur senza essere visibili nei grandi palcoscenici mondiali, sono essenziali per il “made in Verona”».
«Le aziende espositrici vanno sicuramente ringraziate per la loro capacità di portare il nostro territorio all’attenzione di un pubblico mondiale, quelle del Distretto ed in particolare quelle di “Lignum” che stanno lavorando con forza non solo per se stesse ma a favore di tutto il sistema. Credo che questo cambio di mentalità si stia affermando in modo pervasivo, e spieghi come mai tante aziende nell’ultimo periodo, anche aziende presenti qui al Salone, si stanno avvicinando a “Lignum” e vogliano entrare a farne parte», conclude Fazioni.
La spinta commerciale, tramite fiere e contesti internazionali, uniti al nuovo corso di Alta formazione sul design del legno-arredo in partenza in autunno, ripropongono con forza Verona come uno dei principali hub italiani ed europei dell’arredamento.